Invitiamo tutti ad aderire allo sciopero indetto da tutti i sindacati di base per l’11 ottobre, per diversi motivi:
- Il contratto è scaduto ed il suo rinnovo è ancora lontano
- La precarietà nella P.A. rimane un punto fermo vista la proposta del Ministro Brunetta di assumere a tempo determinato personale per dare seguito al PNRR
- Continua la campagna diffamatoria sempre da parte del ministro nei confronti dei dipendenti pubblici dichiarando che con lo smart working non si sono raggiunti gli obbiettivi prefissati
- Il caro bollette previsto dal prossimo mese andrà a vanificare completamente il misero prossimo aumento contrattuale
- Il rientro con l’obbligo del green pass fino a dicembre se non accompagnato da tamponi salivari gratuiti costringerà alcuni lavoratori a casa senza stipendio
- La sicurezza sul posto di lavoro rimane ancora un tema secondario e trattato sporadicamente e solo in caso di necessità
Per tutto questo noi crediamo sia giusto e necessario scioperare, crediamo sia giusto e necessario far capire al “ Governo dei migliori” che i dipendenti pubblici non sono carne da macello che si usa quando necessario e si denigra subito dopo, i servizi in tempo di pandemia hanno funzionato e non sono mai stati interrotti grazie al lavoro svolto spesso in condizioni disagiate, con strumentazione propria, a qualsiasi ora proprio da quei dipendenti che Brunetta denigra.
Ma se il premio di tutto questo è un contratto farsa che come al solito porta aumenti contrattuali risibili, bollette della luce e del gas con aumenti di quasi il 30% per la luce e di quasi il 15% per il gas, è evidente che il cosiddetto aumento contrattuale ce lo paghiamo direttamente noi.
Con questo sciopero generale indetto da tutti i sindacati di base chiediamo scelte decise e definitive rispetto alla crisi climatica che ci vede tremare ad ogni temporale, che vede ogni giorno di più cambiare le prospettive di vita dei nostri figli, la devastazione ambientale deve essere affrontata e fermata con scelte chiare e precise così come da tempo vanno predicando i vari movimenti ambientalisti a partire da Greta Thunberg, per finire con i ragazzi di Fridays for Future.
Certo una giornata di lavoro in meno pesa sugli stipendi di tutti, ma peseranno molto di più le scelte di un governo fatte solo sulla pelle di chi lavora, e non sull’applicare una riforma fiscale che sia in grado di riequilibrare le discriminazioni tra lavoratori dipendenti e tutti coloro che invece grazie alle’evasione delle tasse o a meccanismi vari che li favoriscono non contribuiscono realmente all’economia del nostro paese.
PARTECIPIAMO TUTTI ALLO SCIOPERO DELL’11 OTTOBRE
PER IL RILANCIO DI SANITA’ TRASPORTI SCUOLA AMBIENTE
PER UN SALARIO MINIMO GARANTITO PER VERI AUMENTI CONTRATTUALI