Contratti del Pubblico Impiego , a CGIL CISL UIL e parte del sindacalismo autonomo che gli hanno firmati, senza nemmeno consultare i lavoratori, chiediamo:
Perchè non avete risolto in sede di ccnl il problema del TFR/TFS che discrimina i dipendenti pubblici rispetto i privati?
1) I dipendenti pubblici infatti, a differenza di quelli privati, quando vanno in pensione devono attendere due anni prima di ricevere la liquidazione ossia quello che gli spetta viene, illecitamente trattenuto, diciamo noi, per ben due anni!2) Per gli assunti dal 1 gennaio 2001, abbiamo poi un vero e proprio furto, ossia si trovano ad avere una trattenuta mensile come TFS quando invece sono in regime di TFR e questa indebita trattenuta è stata resa possibile grazie ad un accordo sottoscritto da CGIL CISL UIL UGL il 29 luglio 1999, tradotto in Legge dal DPCM del 20/12/1999, cosi’ come specificato da una nota Aran del 30/01/2017 che è intervenuta sull’argomento viste le innumerevoli cause , con esiti alterni, che sono presentate presso svariati Tribunali. In virtu’ di tale accordo i lavoratori pubblici assunti dal 2001 sono penalizzati due volte: a) dal calcolo della liquidazione secondo le regole del TFR che risultano penalizzanti rispetto al TFS e dalla decurtazione di un 2,5% di retribuzione (che si aggira tra i 30- 40 euro mensili!), con la giustificazione che è “per evitare presunte differenze stipendiali con coloro, assunti prima del 31/12/2000 che versano il contributo del 2,5% per l’indennità di TFS. Come ADL Cobas abbiamo presentato presso il Tribunale di Padova, e siamo in attesa dell’Udienza, il ricorso di una settantina di dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Padova. Questo ricorso collettivo alla via giudiziale l’abbiamo concepito per mettere in moto un movimento più ampio che imponga l’annullamento di questa vera e propria “tangente” agli stipendi di tutti i pubblici dipendenti assunti dal 2001 e che ponga i sindacati firmatari dell’iniquo accordo del 29 luglio 1999 di fronte alle loro gravi responsabilita’. Questo movimento di fatto si è creato!, ne sono controprova le innumerevoli cause giacenti presso i Tribunali, tant’è che molti giudici ormai fanno slittare le udienze in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale. Per l’Adl Cobas anche questa fase della battaglia per l’abolizione del “pizzo”sui colleghi assunti dal 2001 in poi deve continuare, non più, per quello che ci riguarda proponendo ricorsi, perché si è in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, ma dando indicazione di salvaguardare il diritto agli arretrati sul maltolto, interrompendo i tempi di prescrizione e alleghiamo, per i colleghi che non l’avessero ancora fatto, il modulo da compilare e consegnare alla propria amministrazione.
Alle RSU del 17/18/19 Aprile non votare chi ha sottoscritto questi pessimi CCNL, e ha discriminato gli assunti dal 2001 in poi… Vota l’autorganizzazione, vota ADL Cobas!
Veneto, 05/03/2018 ADL Cobas