La precarietà della prestazione lavorativa è la condizione strutturale su cui il sistema economico si è riorganizzato negli ultimi 30 anni, in Italia e nei Paesi Occidentali. Questa strategia, volta a ridurre il costo della forza lavoro e aumentare il potere del management aziendale, ha trovato sempre più legittimità nei partiti politici di destra, centro e sinistra. Assistiamo ad una continua produzione normativa volta a ridurre diritti e tutele di chi lavora e di chi è disoccupato, un progressivo trasferimento del rischio d’impresa verso i lavoratori, e allo stesso tempo ad uno stravolgimento ideologico del ruolo del lavoro nella società e dei canali d’accesso alla retribuzione e al redditto.
La precarietà si è manifestata negli anni attraverso il drastico contenimento delle retribuzioni, nell’ampliamento dei contratti a termine, nella somministrazione e nell’utilizzo delle cooperative. Recentemente si è andati oltre, non solo chiudendo definitivamente la stagione del lavoro a tempo indeterminato con le tutele con cui lo abbiamo conosciuto, ma cosa forse ancora più grave, introducendo forme di lavoro totalmente prive di diritti come il lavoro accessorio pagato con i voucher e legittimando il lavoro gratuito.
Discuteremo di queste trasformazioni e di come provare a costruire strumenti di difesa per i lavoratori precari
con
Domenico Vitale giuslavorista, Dottore di ricerca in “Studi del lavoro” all’Università degli studi di Milano e attivista del Punto San Precario di Rho