Con chi fa orecchie da mercante non si può che rispondere con i fatti.
I fatti sono che nonostante tutta la nostra buona volontà che è andata anche oltre il normale, nonostante i tentativi di arrivare ad una qualche forma di partecipazione nostra alla risoluzione dei problemi che affliggono l’azienda ed i lavoratori ormai da troppo tempo, da parte di Busitalia vi è sempre stata la chiusura netta o quasi ad ogni suggerimento, ad ogni richiesta di modifica, ad ogni tentativo di dialogo.
Per questo il 28 chiediamo a tutti di aderire allo sciopero, per far capire a questi signori che in questo modo non si va da nessuna parte, che la famosa gara senza la collaborazione dei lavoratori non si vince, che il trasporto pubblico a Padova è un bene comune e non un business da cui ricavare il massimo profitto.
Il continuo ricorso a turni non condivisi, un premio di risultato discriminante, un continuo allargamento dei tempi necessari per risolvere i vari problemi come è stata ad esempio la questione degli inidonei, il continuo ricorso al lavoro interinale, la carenza di manutenzione dei mezzi e del tram, l’incapacità di rispettare almeno il giorno di erogazione dei salari, ed ultima questione ma non ultima la volontà di far lavorare il 1° maggio solo l’urbano con orario festivo, senza pensare di accogliere la richiesta fatta di usare solo volontari incentivati, la dice lunga in merito ai rapporto che questa azienda vuole intrattenere con i suoi lavoratori.
Con questo sciopero noi chiediamo per l’ennesima volta che venga riconosciuta la dignità di quelli che sono sulla strada tutti i giorni, di quelli che adesso anche con i nuovi t-red messi agli incroci mettono in gioco il loro lavoro e la loro professionalità.
Con questo sciopero chiediamo un segnale forte da parte dell’Amministrazione Comunale affinchè venga riportata la democrazia in questa azienda, affinchè i lavoratori possano eleggere i loro rappresentanti direttamente senza che a discutere dei loro problemi e delle loro necessità siano sindacalisti nominati dalle segreterie.
Noi scioperiamo di sabato proprio per non colpire le fasce più deboli della nostra città, scioperiamo per poter arrivare ad avere un servizio migliore sia per i cittadini che per i lavoratori.
Noi scioperiamo perché vogliamo che questo bene comune che è il trasporto pubblico rimanga patrimonio della città e dei suoi cittadini, e per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutti.