Al termine della mobilitazione in Piazza Duomo, una delegazione rappresentativa delle realtà sindacali e studentesche è stata accolta in Prefettura.
Il tavolo di confronto è stato aperto dal Coordinamento Precari Autoconvocati Milano.
Sono state esposte le drammatiche criticità determinate dalla precarietà strutturale, aggravate dalla pandemia in corso.
È stato rivendicato un piano straordinario di assunzioni, nel rispetto della normativa europea e dei principi costituzionali;
Ribadita la contrarietà a un concorso, ritenuto criminale in termini di proliferazione dei contagi e ingiusto dal punto di vista della valorizzazione della professionalità acquisita dai docenti in anni di servizio: quello che dovrebbe essere l’unico parametro di merito valido per procedere a immediate assunzioni per titoli e servizi.
Gli studenti hanno denunciato una falsa ripartenza che li costringe a una didattica, mista, anche in assenza di dispositivi e supporti tecnologici adeguati, che lede il diritto a ricevere un’istruzione di qualità basata sulla relazione e la socialità. Hanno quindi rivendicato garanzie per lo svolgimento e il superamento dell’anno scolastico.
Hanno palesato, inoltre, l’incongruenza tra i protocolli di sicurezza imposti dai singoli istituti e l’inadeguatezza dei trasporti pubblici che non consentono il distanziamento di sicurezza necessario.
In concomitanza con lo sciopero globale per il clima, è stato rivendicato il diritto all’educazione ambientale, fondamentale per acquisire gli strumenti necessari a immaginare e creare un sistema realmente sostenibile. Si tratta di saperi che non dovrebbero essere manipolati ed erogati proprio da aziende colpevoli di gravi devastazioni ambientali, come invece accade: pertanto si è richiesto che venga vietato ad ENI l’ingresso nelle scuole.
ADL Cobas, con le realtà sindacali promotrici, ha consegnato un documento di analisi e proposte denunciando, in particolare, l’impossibilità di attuare e rispettare i protocolli di sicurezza predisposti dal Prefetto di concerto con ATS e UST Milano.
L’assenza di personale, gli edifici non a norma e la mancanza di dispostivi individuali non garantiscono il diritto alla sicurezza e alla salute.
L’assenza di salvaguardie per il personale scolastico, chiamato a ricoprire un ruolo che spetterebbe ai sanitari, lo espone a ripercussioni civili e penali inaccettabili.
Si è preteso che la Prefettura intervenisse presso l’UST Milano per far sanare i numerosi errori presenti nelle GPS. È stato fatto presente che possibili ricorsi in merito bloccherebbero nuovamente le tanto agognate convocazioni
Sono state, inoltre, segnalate irregolarità da parte di MilanoRistorazione nella gestione del servizio mensa.
Tutte le realtà presenti hanno rivendicato con forza la necessità di invertire le politiche di tagli portate avanti negli anni a scapito del diritto all’istruzione e dei servizi essenziali.
Hanno chiesto che venisse istituito un tavolo permanente in coordinamento con il MIUR e il MEF.
E’ stato ottenuto l’impegno, da parte della Prefettura, di inviare le nostre richieste, intervenire relativamente ai trasporti locali e il servizio mensa.
In attesa di ulteriori riscontri invitiamo tutte e tutti a mantenere una mobilitazione costante perché i tavoli istituzionali, senza la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, non garantiscono il riconoscimento dei diritti che ci spettano!