Si ritorna a parlare di fondi pensione anche nel pubblico oltre che nel privato, o meglio si torna a mettere in campo la formula del silenzio assenso, vale a dire:
- che ancora una volta scatta la trappola per far cadere i dipendenti neo assunti nella rete dei fondi pensione privati.
Infatti con la sottoscrizione all’Aran dell’accordo del 16 settembre si introduce anche per la Pubblica Amministrazione la cosiddetta formula del “silenzio assenso” che nella pratica iscrive d’ufficio il lavoratore al fondo pensione Sirio Perseo, affossando definitivamente la Legge del 1993 che dichiarava che l’adesione al fondo doveva essere espressa direttamente dal lavoratore.
Per i dipendenti neo assunti dopo il 1° gennaio 2019 quindi è prevista l’iscrizione automatica al fondo a meno che gli stessi non dichiarino esplicitamente di non voler aderire al fondo.
Questa operazione dovrebbe ridare fiato ad un fondo che non è mai riuscito a decollare ed a nostro parere, continuare nella strada intrapresa di smantellare la previdenza pubblica, mettendo a rischio le risorse dei lavoratori ponendole nelle mani di chi opera nel sistema di speculazione dei capitali.
Noi crediamo che nessuna previdenza complementare possa sostituire la previdenza pubblica, e che non si possa nemmeno pensare di recuperare quanto perso con l’introduzione del calcolo contributivo dovuto alle varie riforme messe in atto fino ad oggi.
L’unica riforma possibile per noi è la riforma che ridarà dignità alla previdenza pubblica, che restituirà ai lavoratori un vero futuro pensionistico; l’accordo siglato il 16 settembre tra Aran e CGIL CISL UIL consentirà solo di mantenere in piedi una baracca utile solo a chi gestisce i fondi mettendo invece a rischio il futuro di molti lavoratori.
E’ evidente che questa nuova regola è stata concordata per dare respiro ad uno strumento che non ha mai convinto i lavoratori del Pubblico Impiego, e che li ha visti giustamente poco propensi ad affidare il loro TFR ad un fondo che alla fine potrebbe garantire solo la sopravvivenza di Consigli di Amministrazione ben pagati.
Invitiamo quindi tutti i lavoratori a decidere in prima persona del proprio futuro non perché costretti da una norma iniqua, ma per libera scelta, per questo alleghiamo un modulo che consentirà a tutti nel caso che non volessero aderire al fondo previdenziale.
Lottiamo insieme per ripristinare la previdenza pubblica