RIDERS E SCHIAVISMO
Da anni le condizioni di schiavismo e caporalato dei ridera vengono denunciate e portate nei tribunali senza grandi successi.
Ancora una volta un vulnus politico e legislativo viene evidenziato dagli inquirenti con l’indagine coordinata dal procutatore Greco e dalla Guardia di Finanza di Milano, che conferma quanto da anni abbiamo denunciato e di cui tutti sono testimoni ogni giorno.
Esiste un sommerso sulle condizioni di lavoro che impone ai Riders condizioni inumane, spesso a cottimo e senza alcuna tutela. Qualcuno ha spesso definito questo esercito come lavoratori usa e getta, persone disposte a lavorare senza tutele pur di sopravvivere.
Un sommerso che elude gli obblighi di contributi da versare all’INPS e all’INAIL, che non tassa la ricchezza prodotta dal lavoro di chi viene sfruttato.
La realtà è che queste piattaforme usano forme di caporalato attraverso intelligenza artificiale, sostituendo il caporale con un algoritmo.
Adesso però manca un provvedimento straordinario ed urgente che imponga alle piattaforme contratti di lavoro veri con tutele e diritti.
Per questo come ADL Cobas e Cdnl – Camera del Non lavoro riteniamo necessario che queste piattaforme FORNISCANO immediatamente L’ELENCO DEL PERSONALE che utilizzano e conseguentemente LO STABILIZZINO attraverso il CCNL della logistica che prevede la movimentazione e il trasporto di merce ed alimenti.
Saremo presto in piazza coi tiders per chiedere condizioni di lavoro umane, contratti subordinati e per dare un supporto con i nostri avvocati per stabilizzare questi lavoratori.
ADL Cobas – Lombardia
Camera del Non Lavoro