Il 25 Novembre, Giornata mondiale contro tutte le forme di violenza sulle donne che quest’anno curiosamente coincide anche con il cosiddetto Black Friday, oltre a ricordare i femminicidi, la violenza fisica, psicologica e istituzionale che quotidianamente le donne subiscono, abbiamo ribadito che il lavoro povero e’ una forma di violenza.
Di seguito la cronaca:
PADOVA:
Iniziativa davanti all’Ikea di Padova, all’ospedale di Piove di Sacco e davanti alla sede della Provincia: luoghi emblematici del lavoro povero e precario dove da tanti anni le lavoratrici di Adl Cobas denunciano le retribuzioni indegne del contratto delle pulizie e l’insostenibilità dei contratti part time.
Partecipazione al presidio contro la violenza sulle donne in Piazza delle Erbe convocata da Non una di meno Padova, insieme al Centro Sociale Pedro,
EMILIA ROMAGNA
Una partecipata assemblea sindacale delle lavoratrici e i lavoratori dei servizi in appalto impiegate presso il Policlinico Sant’Orsola, una delle eccellenze sanitarie della regione Emilia-Romagna. Si è discusso sulle motivazioni dell’agitazione in corso da diverse settimane e deciso di organizzarsi per mobilitarsi in vista dello sciopero del 2 Dicembre prossimo.
A Bologna è stato consegnato all’assessore al WELFARE Luca Rizzo Nervo il documento “Carta dei diritti degli operatori e delle operatrici sociali le operatrici e gli operatori del sociale”, costruito dal basso fissa alcuni punti base che se tenuti in considerazione, a partire dall’inserimento nei bandi di affidamento dei servizi, potrebbero finalmente restituire dignità e diritti al lavoro sociale.
Il pomeriggio è andata in scena una passeggiata comunicativa tra le vie dello shopping nel centro cittadino, dove decine di precarx e lavoratorx poverx hanno sfilato davanti alle vetrine del Black Friday per rivendicare salario minimo di almeno 10€ e la necessità di difendere ad ogni costo il Reddito di cittadinanza e di estenderlo verso un Reddito universale, sganciato dal lavoro, dalle logiche familiste e di controllo.
Educatrici di Cesenatico sono scesi in piazza per chiedere condizioni di lavoro migliori, un appalto che assicuri continuità lavorativa e un reddito dignitoso.
ROMA:
A Roma, in diversi teatri i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo hanno attaccato locandine, mentre operatori e operatrici sociali hanno affisso uno striscione nella serata di ieri.
Dignità del lavoro e qualità dei servizi offerti non sono scindibili. Alziamo i salari adesso!
ALESSANDRIA:
BLOCK FRIDAY: Sciopero dalle 6 del mattino dei lavoratori del magazzino Aosom di Belgioioso (PV), multinazionale cinese specializzata in vendite on line, articoli per la casa, hobby, tempo libero, animali domestici e molto altro.
Dopo un primo incontro dove l’azienda ha fatto generiche promesse ma non ha preso alcun impegno concreto, i lavoratori hanno deciso di iniziare la lotta.
Chiedono il passaggio dal CCNL commercio al CCNL Logistica, l’adeguamento dei livelli di inquadramento contrattuale, un ticket restaurant di 8 Euro per ogni giornata di presenza, un premio di risultato annuale e un premio di risultato a dicembre di quest’anno per fronteggiare il caro vita.
UDINE
Iniziativa delle lavoratrici ei lavoratori delle pulizie dell’Ikea di Palmanova, dove denunciano le retribuzioni indegne del contratto delle pulizie e l’insostenibilità dei contratti part time.