Il 16 settembre la 99 Posse festeggerà a Milano i suoi primi 30 anni di musica e ribellione. Lo farà a modo suo, con le compagne ed i compagni di sempre, discutendo con numerose realtà cittadine su come rilanciare il conflitto per costruire una reale opposizione sociale al governo fascista e xenofobo che si prefigura all’orizzonte.
Tante le proposte sul piatto a partire dalla campagna contro il carovita, da sperimentare attraverso nuove forme di autoriduzione municipale, essendo tutti i milanesi, attraverso il Comune, proprietari del 25% delle azioni di A2A
Sentiremo la voce dei movimenti ambientalisti, da anni impegnati a denunciare il collasso del pianeta e proporre reali politiche di dismissione del fossile: impedire la riapertura delle centrali a carbone, trovare soluzioni radicali evitando palliativi finalizzati al green washing.
Parteciperanno numerosissimi spazi sociali, che durante la pandemia e oltre si sono sostituiti a uno Stato Sociale sacrificato sull’altare del riarmo permanente. Dopo aver sostenuto i più poveri con le Brigate, effettuato tamponi gratuiti, consegnato generi di prima necessità e offerto supporto per le pratiche di accesso al reddito, oggi non hanno più casa o rischiano di perderla perché al bene sociale si preferisce la speculazione edilizia che vede in svendita anche il nostro patrimonio popolare gestito da ALER e MM.
Denunceremo con le Carovane solidali di Milano la guerra e le responsabilità economiche e politiche assunte dal nostro Paese, oggi impegnato ad alimentare un conflitto mondiale per affermare la supremazia del vecchio Occidente colonizzatore a scapito dei poveri del mondo.
A prendere parola anche Rete Jin, che descriverà la condizione drammatica della resistenza del Popolo Curdo, minacciata dal dittatore Erdogan, caro amico di Nato ed Unione Europea. Anche la Rete Mapuche interverrà denunciando le responsabilità dell’Italianissima Benetton nel genocidio dei popoli ancestrali di Cile e Argentina e della loro eroica forza.
I dibattiti si concluderanno rivendicando le lotte per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, vittime di nuove forme di schiavitù, scatenando una brutale repressione contro chi si ribella ai soprusi delle cooperative al soldo delle multinazionali. Aldo Milani, segretario del Si Cobas, ci parlerà della guerra mossa contro chi si organizza davanti ai cancelli della logistica, seguiranno i contributi di Gianni Boetto, portavoce dell’ADL Cobas, che chiarirà in che modo la repressione colpisce il sindacalismo sociale, e Angelo Pedrini, memoria storica delle lotte operaie dalla nascita del Sindacalismo di Base.
Aspetteremo anche la sentenza della Corte di Cassazione di Roma che potrebbe confermare l’arresto per 8 mesi del Portavoce di ADL Cobas Lombardia Riccardo Germani
Concluderemo insieme con la musica dei 99 Posse, colonna sonora delle lotte degli ultimi e dei prossimi trent’anni.