Tocca uno, tocca tutti. È ora di scioperare! Ci riferiamo al fatto che togliere diritti agli attuali dipendenti dei centri per l’impiego, nei termini di insicurezza rispetto al proprio posto di lavoro, di incertezza nel continuare a percepire il salario accessorio deve essere vissuto come un attacco all’intero corpo dei dipendenti della Citta’ Metropolitana di Venezia e delle 6 Province del Veneto.
Rivendichiamo invece la stabilizzazione in Regione anche di quei dipendenti precari, già in servizio da anni nei Centri per L’impiego del Veneto, come gia’ sta avvenendo per es. in Campania!
Affrontiamo ora la situazione a livello regionale dopo che la Terza Commissione del Consiglio Regionale del Veneto , convocata il 3 maggio, ha ribadito di non far passare direttamente in Regione i colleghi dei centri per l’impiego del Veneto ma invece di assegnarli nell’Ente Pubblico Strumentale “Veneto Lavoro”.
Come ADL Cobas riteniamo profondamente sbagliata questa scelta e condividiamo la preoccupazione espressa da CGIL CISL UIL del Veneto, mentre in altre regioni CGIL CISL UIL si sono allineate con il passaggio alle agenzie! che “cedere la funzione ed il personale a Veneto Lavoro sia l’inizio di un progressivo processo di privatizzazione di questa funzione”.
Se dovesse chiudere o essere privatizzato “Veneto Lavoro”, infatti i dipendenti non sarebbero salvaguardati da nessuna clausola di automatico assorbimento nei ruoli della Regione, e rimarrebbero in balia della volontà politica del momento e visto che ora un’agenzia interinale, la Manpower, è stata incaricata di “formare” gli operatori dei centri per l’impiego….possiamo ben dire che se il buon giorno si vede dal mattino…quello a cui stiamo assistendo si tratta di prove di privatizzazione di un servizio pubblico!
E’ dunque fondamentale che le assemblee indette venerdì 11 maggio coinvolgano tutto il personale della Citta’ Metropolitana di Venezia e di tutte le province e non solo dei cpi.
Proponiamo che nella giornata di approvazione del pdl 329 Donazzan in cui dovrebbe essere sancito in Consiglio Regionale , il passaggio del personale a Veneto Lavoro (addirittura con effetto retroattivo al 1 gennaio 2018) sia indetto lo sciopero generale dei lavoratori della Città Metropolitana di Venezia e delle Province.
Lo ribadiamo ancora una volta: l’unica vera “clausola di garanzia” è il passaggio diretto nell’organico della Regione Veneto , non solo da un punto di vista occupazionale ma anche da un punto di vista professionale, come è già successo per i dipendenti della Polizia Provinciale.
Vediamo la giornata di sciopero proposta, come un momento costituente di unità dei lavoratori di Città Metropolitana e delle Province , come un inizio per creare quella forza che solo l’unita’ può dare, affinché sia salvaguardata la professionalità e i diritti di tutti!
Ribadiamo che la giornata di sciopero potrebbe caratterizzarsi come “assedio ad una Regione che sempre piu’ sorda alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori” .
Solo uniti si può vincere!