PIATTAFORMA RIVENDICATIVA PER IL PERSONALE EDUCATIVO E SCOLASTICO DI ROMA CAPITALE
I Nidi e le Scuole dell’infanzia di Roma Capitale stanno vivendo uno stato di sofferenza, a causa di una politica di tagli che li ha investiti ormai da parecchi anni. Tutte le Giunte che si sono succedute hanno infatti attuato per questi servizi solo azioni di risparmio, andandone ad inficiare progressivamente la qualità.
I fondi per l’edilizia scolastica, la manutenzione ordinaria e straordinaria così come quelli per l’acquisto di arredi e materiale didattico sono irrisori, il budget per il personale supplente è stato drasticamente ridotto e la conseguente mancata copertura del personale assente crea un sovraccarico di lavoro per il personale in servizio e spesso rende impossibile lo svolgimento delle attività pedagogiche programmate.
Infine il personale che si trova ad operare in tali condizioni di continua emergenza ed in un ambito così importante e delicato, spesso viene lasciato solo ad affrontare problematiche che richiederebbero un intervento e un supporto di un psicopedagogico.
Pertanto, come ADL COBAS CHIEDIAMO all’Amministrazione di Roma Capitale un impegno concreto volto ad operare in primis un sostanziale cambio di rotta ed un piano di investimenti, finalizzato a:
– la costruzione ed apertura di nuovi Nidi e Scuole dell’infanzia comunali ed alla riapertura di tutte le sezioni chiuse di nidi e scuole infanzia già presenti nel territorio, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture e degli spazi esterni anche attraverso progetti che prevedano l’utilizzo dei fondi Europei.
– l’assunzione del personale precario attraverso lo scorrimento delle graduatorie esistenti a copertura di TUTTI i vuoti d’organico.
– la creazione di un servizio di supporto e assistenza psicologica per tutto il personale, attraverso l’inserimento in pianta organica di nuove figure professionali o eventualmente stipulando convenzioni con Associazioni di Psicologi e professionisti privati.
– il ripristino del certificato medico per assenze superiori a cinque giorni e l’inserimento nelle strutture della figura professionale del pediatra al fine di garantire il benessere del bambino.
Inoltre chiediamo un impegno concreto per migliorare la condizione lavorativa del personale scolastico ed educativo di ruolo e precario che esercita una professione molto delicata ed usurante, attraverso:
– la progressione economica verticale da C a D di tutto il personale con qualifica di insegnante ed educatore, in accordo con il nuovo CCNL Enti Locali, equiparando al titolo della laurea gli anni di servizio, in modo da riconoscere un unico profilo professionale.
– la riduzione a 1 a 22 del rapporto insegnante bambini nella scuola dell’infanzia e di mantenimento del rapporto numerico educatore bambino 1/7 (come previsto dalla legge regionale numero 7 del 5 Agosto 2020 art.35) per tutta la durata del servizio,
– il rispetto del rapporto numerico di 1/1 per i bambini con disabilità, sia per il nido che per la scuola dell’ infanzia (come previsto dalla legge regionale numero 7 del 5 Agosto 2020, art.9) per l’intera durata della sua permanenza in struttura.
– il riconoscimento del lavoro di educatrice di nido e di insegnante scuola dell’infanzia come lavoro usurante
– in attesa dei percorsi assunzionali, la copertura di tutti i vuoti d’organico attraverso il conferimento di incarichi annuali full- time, da conferire inderogabilmente entro il mese di luglio e con decorrenza dal primo settembre per la Scuola dell’Infanzia e per il primo giorno di servizio nei Nidi.
– la cancellazione del budget municipale per il conferimento delle supplenze e la garanzia che anche le assenze del personale in orario pomeridiano vengano sostituite con incarichi full time, abbandonando una volta per tutte il sistema del conteggio dei bambini e la loro divisione nelle sezioni.
Richieste inerenti la figura dei Funzionari educativi:
– la definizione chiara del peso delle strutture assegnate rispettando il criterio di avere un servizio 0-6 (un nido e una scuola) o, in caso di strutture più piccole, un numero di strutture che non superi comunque il tetto di 200, massimo 250 iscritti.
– L’assunzione di tutti gli idonei del concorso per Funzionario Educativo a copertura dei vuoti d’organico, consentendo così una gestione e ripartizione dei servizi secondo il criterio sopra descritto.
– la separazione chiara dei ruoli e delle competenze tra POSES e Funzionari Educativi, anche ai fini della definizione degli obiettivi di produttività, evitando una attribuzione impropria di carichi di lavoro su questi ultimi
– l’autorizzazione ad effettuare lo straordinario monetizzato, almeno quando ci sono gli impegni pomeridiani, stabilendo un quantitativo di ore (almeno 60 ore annue)
– il riconoscimento della flessibilità oraria e dell’indennità di turnazione, sempre in riferimento agli impegni pomeridiani (almeno 3 volte al mese e tutti i giorni nel caso si operi in nidi con orario 7.00-18.00)
– indennità di reperibilità da concordarsi in giorni e ore stabiliti. O prevedere una indennità legata al fine di riconoscere il lavoro extra orario per la gestione del personale e del servizio.
– il riconoscimento dell’indennità per contatto con l’utenza
– l’autorizzazione al lavoro agile almeno un giorno a settimana, ma non fisso in modo da poterlo adeguare alle esigenze del servizio
Infine, in vista dell’adeguamento al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il triennio 2019/2021, che introduce un nuovo sistema di classificazione del personale, tra cui la progressione in categoria D di tutto il personale docente ed educativo e l’introduzione della figura del coordinatore pedagogico, si chiede una definizione chiara dei ruoli e delle competenze dei Funzionari educativi, nonchè di consentire a questi ultimi di accedere a tale ruolo, prima di bandire un concorso esterno.
– ADL COBAS ROMA CAPITALE –
Fbk : ADL COBAS Roma Capitale –
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