All’incontro, svoltosi alla presenza del Dr. Alberto Gaetani Capo Gabinetto del Prefetto hanno partecipato le OO.SS. Adl Cobas, Usb, Flp, Cgil Cisl Uil , un rappresentante della Rsu e per la DP di Padova il Direttore Rodolfo Saraco mentre per la DRE la Dr.ssa Sara Trevisanato, responsabile per le Relazioni Sindacali.
Tutte le OO.SS. e il rappresentante RSU hanno dichiarato al termine della riunione, a cui è seguita una conferenza stampa, che continua lo stato d’agitazione perché non c’è stata conciliazione in quanto la DRE e la DP non sono in nessun modo venute incontro alle richieste,seppur minime, dei lavoratori.
Nella prima parte della riunione dopo una breve esposizione da parte delle OO.SS. e del rappresentante RSU, l’intervento del Dr.Saraco e della Dr.ssa Trevisanato sono stati sostanzialmente tesi a dimostrare dodici anni d’impegno ,(dal 2010!) per trovare una soluzione adeguata al personale di Cittadella nel territorio del comprensorio. A loro avviso la soluzione di trasferire i dipendenti a Padova nonostante si sia ancora in attesa dell’esito del bando di gara, che vede come unico partecipante lo stesso proprietario della sede di Via Dante appena abbandonata, si era reso necessario perché a seguito della disponibilità in un primo momento mostrata dalla proprietà a ridurre gli spazi a disposizione dell’Ufficio ed a riparare l’impianto di climatizzazione, a metà luglio era pervenuta una revoca a detta disponibilità in mancanza di un valido contratto di locazione tra le parti. A quel punto la DRE “per la stessa sicurezza dei lavoratori” (sic!) hanno scelto di chiudere con l’Ufficio di Via Dante avvertendo i diretti interessati, le OO.SS. e la RSU a decisione già presa e solo 15 gg prima del trasferimento!.
Rispetto alla richiesta di un ampliamento dello smart working emerso con forza nell’assemblea rsu di lunedi 5 settembre,come elemento minimo ma tangibile di dimostrazione da parte della Dre e della DP di venire incontro in questa situazione eccezionale e “temporanea” alle esigenze dei lavoratori danneggiati da questa repentina decisione, è stato risposto con un secco no. La dott.ssa Trevisanato ha infatti osservato che la DRE Veneto si era già spinta al limite delle direttive ricevute concedendo indistintamente a tutti 9 giorni mensili di lavoro agile senza nessun indagine sulle particolari condizioni di disagio che spingevano ciascun dipendente a chiederlo, e che quindi non c’era nessuno spazio per ulteriori concessioni. Nessuna giustificazione è stata però in grado di dare alla circostanza, da più parti rilevata, che eccezioni alla regola dei nove giorni ne erano già state fatte sia in Direzione Centrale che in Veneto.
Come Adl Cobas nel motivare anche la nostra decisione a “non conciliare”abbiamo richiesto alla DP di non ostacolare la prossima assemblea che sarà richiesta dalla rsu per riportare, assieme a tutte le oo.ss., quanto emerso nella riunione in Prefettura. Infatti è stato impedito alla rsu di tenere l’assemblea del 5 settembre in orario di sportello e questo sicuramente ha reso più difficile la partecipazione. Il garantire gli spazi anche all’aperto, come lo è il giardino, per poter permettere ai lavoratori di confrontarsi in assemblea lo riteniamo un passaggio importante per stabilire corrette relazioni sindacali. Per finire ma lo potevamo mettere all’inizio, tutte le oo.ss. hanno fatto notare il danno per tutte le categorie economiche e la cittadinanza del privare quel territorio dei servizi locali in loco e lo spostamento dell’Ufficio a Padova “temporaneamente” scivola in quella direzione….
Chiudiamo questo report con lo slogan riportato nello striscione della rsu nella cancellata dell’Ufficio di Padova: “L’Ufficio di Cittadella deve restare nel suo territorio”.