Ieri mattina si è svolta una prima giornata di mobilitazione dei lavoratori di Adl Cobas del settore agroalimentare, provenienti da diversi magazzini, ma tutti uniti per respingere i licenziamenti avvenuti all’interno del magazzino “Rossetto” di Mozzecane (Vr). La giornata è stata costruita dall’assemblea dei delegati ADL Cobas del settore, che l’hanno pensata come una ideale prosecuzione del 25 aprile – liberazione dal fascismo/liberazione dallo sfruttamento nei luoghi di lavoro- e come prefigurazione del 1 maggio.
Dalle ore 8.00 è iniziato un determinato presidio di tutti i cancelli del Centro Logistico di Rossetto Trade di Mozzecane, dal quale il 31 marzo venti lavoratori aderenti ad ADL Cobas sono stati “ licenziati” con il solito metodo della rescissione del contratto di appalto alla compiacente Cooperativa GDB.
Verso le 10.00 oltre 150 lavoratori di Adl Cobas Verona, Vicenza e Padova (sia dei magazzini di settore come AIA, MaxiDì, Prix, Ali’ sia molti delegati sindacali di BRT, Gls,Tnt,Svat,Volkswagen, nonchè lavoratori di Reni Logistica, anch’essi licenziati per cessazione di appalto) hanno partecipato all’assemblea sindacale con numerosi interventi. E’ emerso come ci siano molte problematiche comuni nei cantieri del settore, anche se diversi sono i committenti: la precarietà legata ai possibili cambi di appalto tra cooperative; il pagamento parziale- non al 100%- della malattia ed infortunio; il mancato pagamento delle maggiorazioni del lavoro al sabato, dovuto per contratto ma sistematicamente non applicato; medie di produttività sempre più alte e l’assenza di polizze assicurative in caso di infortunio o malattia professionale dovuta al carico di lavoro.
E’ da anni che denunciamo e contrastiamo questo meccanismo di sfruttamento prodotto dal sistema degli appalti. Ai committenti garantisce profitti enormi e di essere competitivi sul mercato della grande distribuzione, magari grazie a quei famosi “sconti” mensili ai clienti dei supermercati, pagati in realtà dai lavoratori con paghe sempre più basse e ricattabilità sul posto di lavoro.
E’ un sistema che Rossetto ed altri imprenditori veneti del settore usano a proprio
vantaggio, prima avvalendosi della cooperativa finche’ conviene ed è possibile (ricordiamo che tra il contratto applicato dalla cooperativa GDB e il CCNL Logistica e Trasporto Merci – contratto nazionale di riferimento – vi siano 3 euro lordi differenza a scapito dei lavoratori) e poi espellendo dal ciclo produttivo quei lavoratori, che hanno chiesto i propri diritti previsti dalle leggi e dai contratti nazionali.
La considerazione è elementare: se i lavoratori espulsi fossero stati suoi dipendenti, non avrebbe potuto “ buttarli fuori” tanto facilmente, perchè avrebbe dovuto dimostrare che i licenziamenti collettivi erano motivati da un calo di lavoro, che in Rossetto NON C’E’, e sottomettersi quindi alle regole previste dalle leggi in materia.
Su questa piattaforma condivisa, ieri si è svolta di una prima giornata unitaria per esprimere solidarietà ai lavoratori espulsi da Rossetto, ma anche per dare inizio a un nuovo ciclo di lotte del settore. Per i licenziati la richiesta è semplice: riassunzione diretta da parte di Rossetto, vero datore di lavoro, anche perché i lavoratori hanno fornito le prove di un appalto non genuino. Se in questi giorni era emersa la, non verificata, disponibilità di Rossetto di assumere solo 10 persone scelte discrezionalmente dall’azienda, la proposta è stata respinta a gran voce dall’Assemblea. O tutti o nessuno, o un tavolo vero di trattativa oppure il proseguire delle lotte.
Nel corso del presidio, il sindaco di Mozzecane si è proposto come intermediario per l’apertura di un concreto tavolo di mediazione con Rossetto – come richiesto da ADL Cobas- al fine di trovare una soluzione per TUTTI i lavoratori.
L’assemblea ha dato quindi la disponibilità di sciogliere il presidio e di concludere la mobilitazione, una volta arrivata la conferma da parte di Rossetto.
Mentre si attendeva questa risposta da Rossetto, che non è mai arrivata nonostante l’impegno del Sindaco, in coda a una giornata che si è svolta in estrema tranquillità e senza alcuna tensione, è avvenuto un episodio gravissimo: un furgone di un fornitore- un manutentore- ha cercato di forzare il blocco per uscire dal cantiere e ha investito un lavoratore, per il quale è stato necessario l’intervento e il soccorso dell’ambulanza.
Il lavoratore ha riportato gravi lesioni con prognosi di 15 giorni rivedibili. Purtroppo non si è trattato di un mero incidente, ma c’è stata la volontarietà di tale azione offensiva. Caliamo un velo pietoso poi sull’azienda, la quale ha avuto anche la spudoratezza di negare che vi sia stato alcun ferito! Rimandiamo alle immagini del TG3 Regione Veneto che ha intervistato il ferito in tutta la sua sofferenza.
Tornando ai fatti, il furgone di questo fornitore si è avvicinato ad un cancello secondario presidiato da alcuni lavoratori, con l’intenzione di uscire dal polo logistico. Qui nasce una discussione, in cui i lavoratori dicono all’autista di andare al cancello principale per riuscire ad uscire, perchè durante l’arco della mattinata alcuni furgoni, non coinvolti nella fornitura di merce alimentare, erano stati fatti entrare ed uscire dal cancello principale. A ciò l’autista del furgone risponde così: “vi faccio vedere io come si esce” e invece di dirigersi verso il cancello principale, tenta di uscire dal cancello secondario, investendo Iqbal, sotto gli occhi dei suoi compagni, che poi hanno reso una chiara testimonianza ai Carabinieri.
Si tratta dunque di un atto volontario, frutto anche dell’atteggiamento di chiusura di Rosetto, che non accetta di partecipare ad alcuna trattativa, anche se convocata dal Sindaco del paese ospitante l’insediamento logistico. Come sempre , si scaricano sulla collettività i costi di una vertenza, che trae la sua causa dall’interesse privato di un imprenditore.
Oggi l’Assemblea dei lavoratori ha deciso la prosecuzione delle mobilitazioni contro Rossetto, la richiesta di intervento del Prefetto con la convocazione delle parti e il sostegno alla denuncia- querela da parte del lavoratore investito.
Per sostenere la vertenza l’Assemblea dei lavoratori e ADL Cobas convocano un presidio a VERONA IL 1 MAGGIO ALLE ORE 10.30 sotto la Prefettura in Piazza dei Signori, per denunciare quanto è accaduto e per portare la voce di questi lavoratori nel centro di Verona.