Parma – La settimana scorsa è stato approvato a voto praticamente unanime da parte dei lavoratori e delle lavoratrici dell’hub logistico Number1 di Parma l’accordo integrativo aziendale siglato tra ADL Cobas e la cooperativa Taddei Training, che da riconoscimento agli aumenti salariali previsti dal rinnovo CCNL 2018-2019, ma dai quali i facchini delle cooperative sono tuttora esclusi per via della mancata firma di Legacoop, Confcooperative e compagnia.
Sebbene come ADL Cobas abbiamo sempre sostenuto come tali adeguamenti siano insufficienti rispetto alla crescita complessiva dei fatturati del settore, riteniamo però una beffa ulteriore il fatto che le decine di migliaia di facchini/e e trasportatori che lavorano sotto cooperativa non abbiano ricevuto neanche questi e dunque vedano ad oggi le proprie retribuzioni base ferme da più di 3 anni e mezzo!
L’accordo strappato per gli addetti dell’hub di Parma rappresenta quindi un importante risultato in termini concreti e di principio.
Nello specifico dell’accordo, con una calendarizzazione serrata verranno progressivamente riconosciute le 4 tranche sulla paga base ed, entro luglio 2019, la quota di una tantum già stabilita dal rinnovo del dicembre 2017 (a cui andrà in seguito aggiunta la quota a saldo per l’ulteriore periodo di vacanza contrattuale). Ovviamente in caso di rinnovo a livello nazionale verranno applicate tutte le condizioni di miglior favore.
Inoltre a titolo di “assicurazione” per la prossima tornata di rinnovo verrà erogato a marzo 2020 un’anticipo una tantum di 100€ lordi.
Non è più possibile infatti tollerare il giochetto delle associazioni di categoria cooperative e dei sindacati confederali che ad ogni tornata di rinnovo si ripropone, col fine di risparmiare il più possibile sul costo del lavoro e quindi sulla pelle dei lavoratori/trici, istituzionalizzando sempre più un doppio canale differenziale tra lavoratori di cooperativa e di aziende.
È forse per questo che l’iniziativa del nostro sindacato ha riscosso grande interesse negli scorsi mesi, coagulando tantissimi lavoratori e lavoratrici (anche non iscritti/e al sindacato) che hanno attivamente partecipato alle assemblee e sostenuto la trattativa, per rivendicare con chiarezza: a uguale lavoro, uguale salario!
Riteniamo quindi l’accordo conquistato un importante successo, dato che permetterà già dai prossimi mesi a lavoratori e lavoratrici di uno dei maggiori operatori logistici italiani di vedere giustamente la propria capacità salariale aumentare; ma soprattutto perché può rappresentare un piccolo ma concreto passo in avanti nell’affermazione di quel principio – semplice e pure così difficile da mettere in pratica in un mondo del lavoro costantemente frammentato, precarizzato e impoverito – che va assolutamente riconquistato in ogni luogo di lavoro.