E’ di questa mattina, sabato 23 luglio, la notizia che la Questura di Treviso sta emettendo numerosi fogli di via da Salgareda e Ponte di Piave per gli attivisti di ADL Cobas impegnati nella vertenza sindacale contro i 32 licenziamenti effettuati da 3B con la complicità della Cooperativa “Logistica Aziendale” e della CISL.
E’ una vertenza molto importante perché stanno venendo alla luce le pratiche antidemocratiche che una grande Azienda come 3B, fornitrice di IKEA, porta avanti, sia contro i lavoratori sfruttati per oltre 10 anni con le Cooperative, sia contro i suoi stessi dipendenti, obbligati ai turni massacranti del ciclo continuo, con più straordinari e più contratti precari di quelli previsti dal Contratto Nazionale.
La vertenza non è semplice, perché 3B si comporta come uno schiacciasassi e non ha mai nemmeno lontanamente voluto trattare. Tuttavia i licenziati non si sono dispersi ma al contrario, stanno riaffermando la propria dignità, per il rifiuto di essere umiliati da una dirigenza aziendale rimasta indietro di almeno due secoli. Fino ad ora abbiamo condotto la vertenza in modo determinato ma sempre pacifico e democratico, raccogliendo anche la grande solidarietà degli operai 3B che, a loro volta, hanno denunciato le loro pessime condizioni di lavoro.
E allora che cosa c’entra la Questura con tutto ciò?
Com’è possibile che intervengano con dei fogli di via per impedire agli attivisti sindacali di portare avanti questa vertenza, di fare assemblee, riunioni, iniziative, di parlare con i lavoratori?
E’ davvero una cosa inconcepibile che qualche dirigente dell’Appiani si comporti come se fossimo una provincia della Turchia!
Eppure abbiamo già visto questo pessimo film esattamente un anno fa: Fogli di Via da Treviso per una manifestazione antirazzista sotto la Prefettura, finiti miseramente nel fango, annullati dal TAR che ha condannato anche la Questura a rifonderci le spese, che stiamo ancora aspettando…..
Allora perché diabolicamente perseverare? Perché tanto il Questore ed il Capo dell’Anticrimine non pagano mai di tasca loro?
Riteniamo questo intervento della Questura di una gravità inaudita, assolutamente insopportabile per chiunque abbia minimamente a cuore la libertà e la democrazia. Per questo riteniamo che il Questore ed il Capo dell’Anticrimine debbano dimettersi.
Dal canto nostro dichiariamo fin d’ora che saremo obbligati a disobbedire a questi provvedimenti palesemente ingiusti, perché, come abbiamo già scritto, “Quando si subisce una ingiustizia così palese come i licenziamenti ingiustificati protestare non è un diritto, è un dovere: perché ogni sopruso che resta impunito apre la strada ai prossimi ……..”
Non abbiamo paura e non siamo schiavi di nessuno, non potrà certo essere uno sceriffo a fermare la nostra battaglia di dignità.
ADL COBAS – LAVORATORI LOGISTICA AZIENDALE – 3B