Dopo tre giorni di sciopero e presidio davanti al magazzino Gottardo spa dei lavoratori iscritti a Adl Cobas, in risposta alle 4 sospensioni cautelari rivolte a 4 nostri iscritti e alle 70 contestazioni disciplinari pronte ad essere inviate ad altrettanti lavoratori, a fronte della decisione comunicata da Flexilog/Logup, maturata nell’ambito della trattativa tenutasi nella giornata del 29 maggio, di revocare le sospensioni cautelari e di limitare i provvedimenti disciplinari a semplici richiami scritti, l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici riuniti nel presidio ha deciso di sospendere lo sciopero e di riprendere a lavorare.
Sono state tre giornate di lotta molto dura decise dopo che nella giornata di venerdì 24 maggio venivano comunicate a 4 lavoratori nostri iscritti altrettanti provvedimenti di sospensione cautelare con la causale della scarsa produttività. A fronte di un provvedimento di questo tenore e gravità, dichiaratamente di tipo intimidatorio in quanto preludio al licenziamento, non vi è stato alcun dubbio sul cosa fare: IN BASE AL PRINCIPIO FONDAMENTALE PER I FACCHINI, “CHI TOCCA UNO TOCCA TUTTI”, veniva deciso di mettere in campo immediatamente lo sciopero dei due turni di lavoro, con l’obiettivo fondamentale di revoca delle sospensioni e di qualsiasi altro provvedimento disciplinare preso da Logup, in relazione alla lotta avviata per avere il riconoscimento di un ticket a 7 € a prescindere dalla produttività, per ridefinire i passaggi di livello, contro ogni forma di differenziazione immotivata su turni e salario e per tenere fede agli impegni presi su nuove assunzioni a Broni.
Sono stati tre giorni di lotta molto intensi, sotto una pioggia sferzante , che hanno visto 150 lavoratori presenti al presidio dalle 4 di mattina fino al pomeriggio, determinati nella necessità di respingere l’attacco frontale ad ADL Cobas e di voler continuare il percorso avviato anni fa che ha portato la legalità nel magazzino, con la quasi cancellazione del caporalato e soprattutto ha portato ad importantissime conquiste, quali la garanzia delle 39 ore di lavoro dal lunedì al venerdì, il ticket restaurant, il pagamento integrale di malattia ed infortunio, il passaggio da cooperative a SRL, la fine di turni massacranti, il recupero per tutti dell’art. 18, la fine del lavoro a cottimo e l’instaurazione di un premio di risultato sostenibile.
Non solo, ma in questi ultimi mesi, nella trattativa con la nuova azienda siamo risusciti a mantenere nel cambio di appalto tutto quello che avevamo,evitando di sottoscrivere “tombali” che altre OO.SS avrebbero sottoscritto, ottenendo la conferma delle 39 ore settimanali dal lunedì al venerdì, la restituzione delle trattenute effettuate ai lavoratori per la malattia nei primi 4 mesi del 2019, sul meccanismo del PdR abbiamo fatto togliere l’”assenteismo” dalle condizioni per l’applicazione delle penalità, ma non siamo riusciti ancora ad ottenere ciò che in altri magazzini abbiamo già ottenuto: il ticket a 7 € ed i passaggi di livello in base alla nostra piattaforma nazionale. Ma ci sono momenti nei quali è fondamentale evitare il peggio e riprendere fiato per ripartire con la lotta riaprendo il confronto quanto prima con l’azienda sui punti che sono stati alla base della vertenza.
E SIAMO RIUSCITI EFFETTIVAMENTE AD EVITARE IL PEGGIO NON SOLO PER I NOSTRI ISCRITTI, SALVAGUARDANDO IL POSTO DI LAVORO PER TUTTI, CONSAPEVOLI CHE SIAMO IN PRESENZA DI PESANTI MINACCE DI GOTTARDO DI SPOSTARE DEFINITIVAMENTE ALTRI VOLUMI A BRONI O A MONTEPRANDONE, COSA GIA’ AVVENUTA IN QUESTI GIORNI. E’ NECESSARIO RESPINGERE TALI MINACCE, CHIEDERE CHE VENGANO MANTENUTI GLI ATTUALI LIVELLI OCCUPAZIONALI E CONTEMPORANEAMENTE CONTINUARE LA LOTTA PER CONQUISTARE MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO COME ABBIAMO FATTO IN TUTTI QUESTI ANNI, CONDIZIONI MIGLIORATIVE DI CUI TUTTI HANNO USUFRUITO GRAZIE ALLE LOTTE PORTATE AVANTI DA ADL COBAS