Illegittimo decurtare il monte ferie e monetizzare una giornata di ferie in coincidenza con la festività del Ferragosto. Il giudice del tribunale del lavoro di Belluno, Anna Travia, ha dato ragione all’ex lavoratore (nel frattempo infatti è stato licenziato) di Luxottica Group spa che ha intentato una causa contro il colosso dell’occhialeria per veder riconosciuto il diritto di non far rientrare nel computo dei giorni di ferie il Ferragosto quando cade in una delle giornate fra il lunedì e venerdì. Il giudice ha condannato, quindi, la società a rifondere le spese di costituzione in giudizio dell’ex dipendente, oltre alle spese generali, Iva. La sentenza del giudice è stata pubblicata ieri e potrebbe fare da apripista per eventuali cause simili. Inoltre mette in discussione quanto sostenuto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil che su questa vicenda avevano dato ragione alla società.
L’antefatto. La vicenda nasce nell’ottobre 2015 quando l’allora lavoratore nonché rappresentante dell’Adl Cobas in Luxottica, chiede lumi all’azienda sulla questione Ferragosto, senza però ricevere risposta. Decide così di presentare la questione alla Direzione territoriale del lavoro (Dtl) di Belluno che gli dà ragione, aggiungendo che questo comportamento dell’azienda andrebbe sanzionato, ma che la Direzione non ha competenza per farlo.
La causa. Questo parere fa partire il ricorso al tribunale del lavoro da parte dello studio legale Capuzzo-Gasparini di Padova per conto del dipendente. Ricorso in cui sono posti al vaglio del giudice gli anni 2008, 2011, 2012 e 2013, in cui il Ferragosto cadeva durante la settimana lavorativa ed è stato detratto dal computo delle ferie, pagandolo come tale. Intanto, quattro giorni dopo il deposito di questo ricorso, il dipendente è licenziato (ma per questo evento è pronto un ricorso). I legali del gruppo Luxottica evidenziano che la monetizzazione del 15 agosto è prevista negli accordi siglati con Cgil, Cisl e Uil, che lo prevede la legge 90/1954 per chi è in ferie a Ferragosto ed infine spiegano che la causa non ha più interesse in quanto il ricorrente è stato licenziato. Ma gli avvocati difensori sottolineano che al momento del ricorso, il lavoratore era ancora in forza a Luxottica e che in quegli anni precisi a Ferragosto non era in ferie. Venerdì scorso c’è stata l’udienza a Belluno e ieri la pubblicazione della sentenza che dà ragione all’ex dipendente. «È una sentenza importante», commenta Giovanni Boetto, segretario dell’Adl Cobas, «perché dimostra che Luxottica non ha rispettato le norme sulle ferie, che sono un diritto e un dovere del lavoratore. Purtroppo, e lo dico con amarezza, anche una società come Luxottica si è comportata in modo illegittimo». Per Boetto «siamo di fronte ad una causa pilota che insegna a tutti i lavoratori che non si deve mai dare niente per scontato e che bisogna evitare che i diritti vengano calpestati»