Al via la Campagna: Stiamo con Barbara, educatori/educatrici, operatori/operatrici sociali uniti contro chi calpesta dignità e diritti sul lavoro!
Da più di un anno seguiamo e sosteniamo Barbara, lavoratrice riminese del settore sociale, iscritta all’ADL Emilia Romagna, che dopo 20 anni di servizio per la stessa cooperativa ha iniziato improvvisamente a subire vessazioni e umiliazioni proprio da parte di quel datore di lavoro per il quale ha speso il suo tempo, la sua vita lavorativa, prestando i suoi servizi e la sua competenza.
20 anni durante i quali nessuno ha mai messo in dubbio la capacità e l’abnegazione di Barbara verso il suo lavoro, fin quando all’improvviso, senza nessun motivo reale, la cooperativa ha iniziato ad avere un comportamento diverso nei suoi confronti.
Dapprima diminuendole le ore settimanali di lavoro, continuando poi con l’assegnarle piccole sostituzioni e compiti che nulla hanno a che vedere con la sua preparazione, mentre contemporaneamente inizia una subdola pressione psicologica verso di lei, sia privatamente che durante i coordinamenti, che culmina con un assurdo verbale dove le viene comunicato che le sue richieste lavorative non verranno assolutamente prese in considerazione.
Barbara a questo punto non regge più il clima di stress creatogli attorno e dopo mesi e mesi di vessazioni e comportamenti scorretti, di mobbing da parte della cooperativa, subisce un crollo psico-fisico che la costringe ad intraprendere un percorso che le permetta di ristabilirsi.
In questo contesto come sindacato abbiamo provato ad avviare un’interlocuzione con la cooperativa per provare a risolvere questa assurda e inaccettabile situazione, trovandoci però davanti un muro di gomma.
Data la gravità della situazione abbiamo deciso di portare questa vicenda in Tribunale, dove insieme a Barbara chiediamo che venga riconosciuta l’azione di mobbing da lei subita in tutti questi mesi anche dopo alcuni comportamenti antisindacali che abbiamo riscontrato dopo la prima udienza del 25 Giugno scorso.
Per questo è importante sostenere Barbara nella sua battaglia per la dignità e i diritti sul lavoro.
Per questo chiediamo a tutte e tutti le lavoratrici e i lavoratori del settore sociale di sostenerla pubblicamente e farle sentire la propria vicinanza attivando una campagna di sostegno.
COME?
Con la pubblicazione di foto con il messaggio di solidarietà “#StiamoConBarbara diritti e dignità nel lavoro sociale” da pubblicare nell’evento e sulle proprie pagine, siti, mailinglist e inviando le foto alla mail rete.educatori.rimini@gmail.com.
Stiamo con Barbara! Educatori/educatrici, operatori/operatrici sociali uniti contro chi calpesta dignità e diritti sul lavoro!
Rete educatori/educatrici Rimini
ADL Cobas Emilia Romagna