Dai soliti firmatari del contratto di Busitalia era stato detto che non vi erano problemi nella eventuale ricollocazione di lavoratori inidonei alla guida o temporalmente inidonei, ribadendo che in ogni caso i posti per impiegare in altre mansioni questi lavoratori erano garantiti.
Invece al rientro dalle festività natalizie alcuni lavoratori si sono trovati a doversi confrontare con lo strumento della aspettativa, vale a dire con stipendi ridotti del 50% e con un prospettiva non certamente piacevole per il loro futuro.
Nonostante quindi le rassicurazioni spese in fase di approvazione dell’accordo di fusione, nonostante quanto riportato all’art. 20 del contratto integrativo di Busitalia oggi ci ritroviamo con alcuni lavoratori parzialmente inidonei messi in aspettativa.
Questo purtroppo accade nonostante questi lavoratori possano sicuramente essere impiegati in altre mansioni come ad esempio quella del controllo, ci chiediamo quindi come mai si predica bene ma poi alla prima occasione si razzola male o meglio si adottano soluzioni che vanno nella direzione contraria al cercare di favorire i lavoratori e noi crediamo anche l’azienda visto che l’evasione tariffaria è uno dei grandi problemi sbandierati dalla direzione?
Ed ancora ci chiediamo se sia sempre necessario agire attraverso strutture legali o simili per vedere rispettata la dignità di chi in questi anni ha dato molto all’azienda ed ora attraversa un momento di difficoltà.
Sapevamo che il buon senso non regna certo sovrano in questa azienda, ma speravamo che almeno riconoscere il valore del lavoro e della disponibilità dei lavoratori fosse una regola tacitamente condivisa.
Non si può sperare che il clima all’interno di questa azienda migliori fintanto che si adottano simili provvedimenti, fintanto che non si va nella direzione di ricercare tutte le soluzioni possibili anche se difficili e complicate per garantire quelli che sono la forza portante di questa azienda.
A BUON INTENDITORE POCHE PAROLE