Comunicato e considerazioni sullo sciopero generale 14 febbraio della scuola.
“Una nuova era è iniziata, la moltitudine dei precari della scuola è in marcia per la stabilizzazione” questo il commento di Riccardo Germani uno dei portavoce di ADL Cobas.
ADL è delle sigle che ha messo a disposizione dei coordinamenti dei precari autorganizzati la propria struttura, non come strumento per proclamare lo sciopero generale, ma con la volontà di lavorare insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola in un percorso condiviso e mai sperimentato prima.
Per la prima volta un coordinamento di precari/e autorganizzate/i ha varcato le porte del Ministero del Lavoro con una propria rappresentanza, portando un protagonismo reale ed una piattaforma frutto di lavoro collettivo, condivisa ed appoggiata dalle realtà rappresentative più conflittuali, affossando il tabù che vede i sindacati proclamare solo scioperi e accedere alle stanze del potere.
Abbiamo ribaltato il paradigma secondo il quale per convocare gli scioperi serve una forma dell’organizzazione novecentesca che detiene e controlla i lavoratori, senza che quest’ultimi possano decidere fattivamente del proprio futuro.
Dal basso si è data una spallata alle burocrazie sindacali e a tutti coloro che hanno abdicato al conflitto per il controllo saccente, confinandoli ad organizzare nelle loro sedi tour improvvisati di preparazione gratuita alla lotteria del concorso per intercettare i lavoratori e fare qualche tessera.
Oggi, con questi dati ancora provvisori che possono solo crescere, come ADL Cobas possiamo dire che tutti insieme abbiamo vinto la scommessa e che è necessario continuare a sostenere e a far nascere i coordinamenti autorganizzati nelle scuole.
È nata una nuova era del conflitto, essendo lo sciopero del 14 febbraio 2020 del settore della scuola quello con il più alto numero di adesione degli ultimi anni.
Sappiamo già che le burocrazie sindacali hanno convocato uno sciopero utile solo a protezione del loro apparato, che punta a boicottare lo sciopero generale di #NonUnaDiMeno senza che venga rispettato e fatto rispettare l’intervallo previsto dalla L.146/90.
Uno sciopero al ribasso il cui uno scopo è chiedere una batteria di quiz, che non va a risolvere il problema del precariato nella scuola.
Sforzi inutili che celano l’ennesima pantomima di chi è costretto a rincorrere i coordinamenti precari autorganizzati, uno sciopero utile solo alle burocrazie: la loro piattaforma non è mai stata condivisa con nessun lavoratore.
Uno sciopero che pensiamo sia stato proclamato per essere revocato in accordo con chi governa. Accordi basati sulla concessione di qualche batteria di pentole e sulla condanna alla precarietà per miglia di lavoratrici e lavoratori.
Continueranno a rincorrerci senza raggiungerci perchè come sindacati conflittuali, insieme ai coordinamenti nati in tutta Italia, camminiamo facendoci domande.
Non abbiamo capi o segreterie, direzioni strategiche o segretari generali che impongono le direttive, ma abbiamo acquisito forza data dalle giuste rivendicazioni.
– ritiro della Legge n. 159/2019
– stabilizzazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola.
– adeguamento dei salari alla media europea
– piano straordinario di assunzioni per il personale ATA e i DSGA facenti funzione
– internalizzazione del personale educativo
– ritiro di qualsiasi proposta di autonomia differenziata
– abolizione della L.107 e dell’alternanza scuola lavoro
Vogliamo tutto e lo pretendiamo ora!
Riccardo Germani
Portavoce ADL Cobas Lombardia