Quattordicesimo giorno di sciopero ad oltranza sempre ai cancelli di #DHLExpress.
Pronti per l’assemblea di domani, vi aspettiamo alle 18:00 al Circolo al Bafo in Piazza Bolognini, Seriate.
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30 dicembre ore 15.00 presidio a Malpensa
È un vero e proprio presepe operaio quello inscenato dai lavoratori in lotta DHL per denunciare il ricatto operato dalla multinazionale tedesca con la complicità delle Segreterie Confederali.
Dagli interinali alle finte partite IVA, passando per i lavoratori Alitalia, della GKN, della Caterpillar, della Texprint e UNES fino a Grafica Veneta si alza forte la denuncia contro un sistema economico e politico basato sullo sfruttamento.
Vi invitiamo quindi a sostenere la nostra cassa di resistenza attraverso una piccola donazione da effettuare al seguente link:
È giunto il settimo giorno di sciopero ad oltranza alla DHL di Orio al Serio.
Il fuoco acceso continua a scaldarci come l’affetto della cittadinanza bergamasca che costantemente invia viveri e bevande calde.
All’orizzonte la luna piena e le montagne innevate, davanti i cancelli una lunga fila di camion accompagnata dagli sguardi di uomini e donne combattive, pronte a scioperare ancora fino al 31 dicembre.
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Quarto giorno di sciopero ad oltranza al magazzino DHL di Orio al Serio.
Notte fredda ad Orio al Serio!
Il fuoco accesso e il buon vino scaldano a malapena, mentre il sole continua a rimanere nascosto tra la fitta nebbia di Bergamo.
Le nostre bandiere rosse, come boe nel mare in subbuglio, segnano l’approdo al presidio permanente che resiste.
Non si molla, non ci si piega e tantomeno ci si spezza.
Le lavoratrici e i lavoratori non intendo essere trasformati in moderni schiavi dalla DHL e dai Confederali, intenti a contrattare il peso delle nostre catene.
Il prezzo di questo peso equivale a 300€ di salario mensile, decurtato dal taglio orario e dalle spese di viaggio per raggiungere Brescia.
Una paga competitiva con quella percepita dai braccianti vittime di caporalato.
INCATENATI ALL’ALBERO DI NATALE DI PIAZZA DUOMO A MILANO.
Mentre prosegue il presidio fuori dai cancelli di DHL a Orio al Serio, alcuni lavoratori hanno raggiunto Piazza del Duomo a Milano e si sono incatenati come dei pacchi sotto uno degli Alberi di Natale più famosi di Italia.
La protesta è stata attuata proprio a Milano, durante la manifestazione regionale indetta da CGIL e UIL, per denunciare la loro complicità con i vertici aziendali di DHL Express.
Da giorni va avanti la protesta contro l’accordo siglato dalle segreterie provinciali e rigettato dalla maggioranza dei lavoratori e dalla stessa RSU confederale.
Il colosso tedesco rifiuta la mediazione del Prefetto di Bergamo e rigetta il tavolo di confronto con la maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori interessati allo spostamento e organizzati con l’ADL Cobas.
Come in passato, al pari delle altre multinazionali, DHL Italia si fa beffa delle istituzioni di questo paese e dei suoi lavoratori trattati come pacchi da smaltire.
Racconta bugie alla stampa dimenticandosi di dire che il taglio delle ore equivale al taglio del salario del 50%.
Che negare un pullman aziendale significa costringere i lavoratori a coprire, di tasca propria, le spese per il viaggio che si aggirano intorno ai 450 € mensili.
Infine scorda di essere una Azienda che ha aumentato notevolmente i propri introiti e che la delocalizzazione dell’HUB di Bergamo ha il solo fine di aumentare i già lauti profitti.
L’azienda non intende disconoscere l’accordo siglato esclusivamente con le Segreterie Territoriali e mai discusso con i diretti interessati.
Un accordo calato dall’alto e funzionale agli interessi dei manager che non ha trovato consenso neanche tra le stesse RSU di CGIL e UIL.
Nonostante il freddo e la stanchezza accumulata in questa settimana di agitazione, le lavoratrici e i lavoratori proseguiranno ad oltranza con lo sciopero.
L’arroganza e l’intimidazione non piegheranno operaie e operai incatenati ai cancelli.
Si continua a resistere con la cena e la colazione operaia, mentre domani si terranno due assemblee, una delle quali con le altre RSU per respingere insieme un accordo irricevibile dalla maggioranza.
Se la dirigenza di DHL continuerà a rifiutare un confronto democratico tra tutte le parti, la vertenza sarà generalizzata a tutti gli HUB presenti a livello regionale a partire da Malpensa.
Per chi non rispetta i basilari diritti dei lavoratori e delle lavoratrici si preannuncia un Natale ricco…
Ricco di disagi, rallentamenti e blocchi.
BUON NATALE ANCHE A TE DHL!
Continua lo sciopero dei lavoratori della DHL di Orio al Serio con un’azione eclatante: dalle 6:00 è ripreso lo sciopero dopo la tregua di sabato e lunedì. Lo sciopero con picchetto prosegue anche notte tempo, con musica e ristoro per tutti.
La DHL aveva promesso un tavolo di confronto in prefettura, ma non si è fatta viva disattendendo alle proprie promesse e ai propri impegni.
Lo sciopero si è trasformato in un’azione senza precedenti, i lavoratori si sono incatenati per contestare la riorganizzazione della DHL che prevede il taglio delle ore e dello stipendio e lo spostamento delle attività a Brescia senza predisporre alcuna navetta.
Condizioni inaccettabili per un’azienda che vede il fatturato in crescita.
Secondo il portavoce di ADL Cobas, Riccardo Germani, presente alla manifestazione, i lavoratori sono pronti a rimanere incatenati tutto il tempo necessario e se non verrà trovato un accordo condiviso la lotta verrà allargata anche ad altri hub.
Infatti ADl Cobas ha dichiarato sciopero anche all’HUB di Brescia per trovare una soluzione condivisa che ridia dignità a tutti i lavoratori e le lavoratrici.
Soprattutto quest’ultime, con il taglio delle ore e lo spostamento a Brescia, si troveranno costrette a licenziarsi o lavorare per 300 euro al mese.
“Qua stiamo e qua restiamo! Abbiamo cibo e bevande calde e se sarà necessario siamo pronti a rimanere fino a Natale in sciopero”.
Si invitano lavoratrici, lavoratori e la cittadinanza solidale a sostenere questa lotta anche passando per condividere un pasto caldo fuori dai cancelli.
ADL COBAS DHL