Grazie alla collaborazione tra ADL Cobas, Medicina Solidale e Arci prende vita una nuova esperienza solidale che porta nella piazza della metropoli un presidio sanitario rivolto a tutta la collettività.
Come sindacato sociale che agisce a partire da un mondo del lavoro sempre più a intermittenza, a chiamata, in somministrazione, speriamo di raggiungere gli esclusi: lavoratrici e lavoratori che, pur contribuendo all’economia della città, rimangono troppo spesso reclusi in una sorta di zona nera, perché non hanno i documenti o perché attendono che vengano rinnovati.
Vogliamo raggiungere il rider che ci porta la pizza a casa, il fattorino che ci consegna il pacco che ordiniamo su Amazon. Vogliamo contattare quell’esercito di precari e disoccupati, perché siamo convinti che solo attraverso una campagna di tracciamento diffusa sia possibile arginare i contagi da Covid-19.
Grazie ai volontari della Brigata Soccorso Rosso: medici, infermieri, OSS, insegnanti, studenti e semplici cittadini proveremo a dare il nostro contributo a un sistema sanitario fallimentare che, oggi più che mai, è in affanno a causa di politiche predatorie che, attraverso i tagli inferti al pubblico, hanno avvantaggiato il privato e quelle forme di welfare aziendale per pochi a scapito di un diritto che deve essere garantito per tutti.
Lo ribadiamo con le nostre azioni e la nostra presenza in piazza: la Sanità deve tornare ad essere laica, pubblica e garantita.
A Giuseppe Pinelli
Brigata Sanitaria Soccorso Rosso.