Da tempo andiamo chiedendo una diversa attenzione rispetto alle carenze di personale, e da poco prima della caduta di Bitonci sembrava che si volesse affrontare veramente la questione e quindi verso la fine del 2016 avevamo intravisto dei segnali positivi per cercare di risolvere le problematiche di carenza di personale dei settori Servizi Scolastici, Servizi Sociali, Servizi Demografici Cimiteriali, Decentramento e servizio Tributi.
A distanza di sei mesi dobbiamo constatare che alcune delle misure ipotizzate dall’Amministrazione non sono ancora state messe in atto mentre altre (le mobilità in entrata da altri Enti) non sono ancora andate a buon fine (in attesa dei nulla osta degli Enti di provenienza delle persone in graduatoria). Comprendiamo che l’allungamento dei tempi non sia dovuto a cattiva volontà ma anche a fattori contingenti ma siamo convinti che l’Amministrazione possa fare molto di più e più velocemente per attuare quanto concordato.
Esistono infatti delle problematiche che non sono ancora state affrontate:
a tutt’oggi non ci sono ancora state comunicate le iniziative che l’Amministrazione intende prendere sui temi delle stabilizzazioni delle maestre delle scuole dell’infanzia e delle educatrici degli asili nido, dei problemi di organico delle assistenti sociali,
dell’adeguamento delle dotazioni informatiche.
Sono problematiche che richiedono decisioni immediate propedeutiche a facilitare le decisioni che verranno prese dalla prossima amministrazione. Riteniamo che sia necessario bandire immediatamente concorsi per formare nuove graduatorie (insegnanti ed educatrici, assistenti sociali, istruttori contabili ed amministrativi) dalle quali poter attingere, in un futuro prossimo, visto l’innalzamento delle percentuali sul turn-over.
Inoltre notiamo casualmente che la stessa inerzia non si riscontra per tutti i settori, già precedentemente salvaguardati dai tagli dalla precedente Amministrazione Bitonci, ci chiediamo infatti come sia possibile che ci siano settori e servizi (servizi sociali, messi, settori tecnici) con un parco macchine di servizio insufficiente e costantemente in riparazione ed altri (Polizia locale) che si possono permettere di acquistare 8 Alfa Romeo Giulietta al modico prezzo di 20.600 euro circa all’una più l’allestimento necessario per le autopattuglie (luci, radio…) pari a circa 5.500 euro l’una che vanno sommate alle Range Rover, alle Altea per il trasporto dei cani, alle Seat Station Wagon di recente acquisizioni con un parco macchine che ormai si avvicina ad un auto per ogni vigile.
Ci chiediamo se per caso si pensi che per chi non appartiene alla polizia municipale la sicurezza dei mezzi e la possibilità di averne di decenti a disposizione sia considerata un optional.
Ci auguriamo che al tavolo di trattativa indetto per il 19 maggio ci vengano illustrate soluzioni rapide ed adeguate per tutti e non solo per la polizia municipale.