l sig. Bitonci mente sapendo di mentire: ovviamente, non è vero che solo due dipendenti su 1800 siano degni di approvazione.
Il sig. Bitonci non dice che il funzionamento del Comune anche nel corso della sua reggenza è stato garantito solo grazie all’impegno ed alle capacità di quei dipendenti che lui fin dal principio del mandato non ha mai né considerato né incontrato, pur avendo tenuto per sé l’Assessorato al Personale.
Il sig. Bitonci non dice che, ad esclusione del Settore Polizia Locale, non ha effettuato alcun investimento in termini di turn-over del personale, in formazione, in mezzi efficienti; non dice che in alcuni settori particolarmente in difficoltà si è riusciti nonostante la totale assenza della sua Amministrazione a garantire un servizio efficiente e capace di dare risposte ai bisogni dei cittadini.
Il sig. Bitonci non parla delle sue incompiute in termini di riorganizzazione. Concetto espresso in innumerevoli occasioni ma mai messo in atto se non per distruggere settori od eliminare dirigenti scomodi (vedi settore verde); non parla nemmeno delle sue scelte che hanno immobilizzato l’attività giornaliera con la pretesa che tutto dovesse essere filtrato dal suo Capo di Gabinetto.
Il sig. Bitonci non dice che ha preteso la digitalizzazione senza garantire risorse economiche ed umane mettendo così in crisi l’attività di molti uffici.
Il sig. Bitonci non dice che i due dirigenti premiati(uno dei quali a part time) sono suoi vecchi compagni di merende durante l’aureo periodo cittadellese ora sotto la lente di ispezioni varie.
Per noi dipendenti comunali il problema non è mai stato rientrare nelle grazie di questo o quel sindaco, il problema è di essere in grado di lavorare in modo da poter fornire un servizio quantomeno decente alla città e con l’Amministrazione Bitonci questo è stato pressochè impossibile proprio perché non si volevano risolvere i problemi, bensì ipotizzare con dichiarazioni roboanti soluzioni che poi non si era in grado di mettere in atto.
Per tutti questi motivi non accettiamo dichiarazioni da chi crede che una città come Padova si possa governare senza l’appoggio dei dipendenti e senza un normale rapporto di fiducia tra chi dovrebbe dare le indicazioni e chi poi le deve mettere in pratica.
Basta falsità ed attacchi gratuiti a scopo propagandistico contro coloro che quotidianamente lavorano per la città