Scriviamo questo volantino all’indomani dell’incontro avvenuto il 30/05 presso la Prefettura di Treviso per l’avvio della procedura di raffreddamento in merito allo stato d’agitazione indetto dalla Rsu e supportato dalle oo.ss. Adl Cobas, Usb, Flp, Cisl,Uil con oggetto la flessibilità d’orario.
Nelle varie DP delle Entrate del Veneto è partita la vertenza flessibilità grazie alla Rsu della DP di TV che ha documentato come da gennaio di quest’anno, in base al ccnl vigente, in moltissimi uffici di varie regioni sono stati conclusi accordi sulla flessibilità di molto migliorativi di quelli vigenti negli uffici del Veneto, ancora legati all’attribuzione dell’orario di servizio,da parte della DRE, se non ricordiamo male, del 2012, con un atto unilaterale contro il quale ci fu una mobilitazione regionale con manifestazione a Marghera.
Partito il primo incontro sulla flessibilità nella Dp di TV l’11 aprile, a ruota le DP degli altri Uffici ne hanno ripreso l’esempio e gran parte dei contenuti e hanno presentato richieste simili nella propria DP.
Ora oltre dieci anni dopo e con un ccnl che esplicita che la competenza sull’orario di lavoro e di servizio è a livello provinciale ci si è trovati di fronte nelle trattative nelle varie DP ad un “convitato di pietra”, la DRE, che ha posto dei paletti insormontabili, in particolare che la flessibilità non possa partire dalle 7.30 ma solo dalle 7.45. Come sia assurda questa imposizione si è rivelato nello stesso incontro in Prefettura a TV dato che l’orario per i suoi dipendenti come per quelli del comune e degli altri uffici pubblici è dalle 7.30!!!
L’esposizione da parte della rsu di TV e delle oo.ss. in Prefettura a TV, è stata estremamente chiara e la riprendiamo sinteticamente. E’ stata dimostrata la competenza provinciale della trattativa, l’assurdità che in smart working sia possibile iniziare alle 7.30 e in presenza no, che la maggiore flessibilità non arrechi alcun problema in quanto le turnazioni di lavoro vengono rispettate, che la richiesta di flessibilità in uscita di almeno 1h e 15 è finalizzata a poter terminare il proprio turno senza dover tornare il pomeriggio, che il maggior tempo per la pausa pranzo (punto sul quale c’è stata disponibilità) permette un maggior beneficio ai lavoratori senza creare disservizio. Da parte della Direzione della DP di TV è stata ribadita la non disponibilità non solo nel non concedere l’inizio flessibilità dalle 7.30 ma anche di ampliare la flessibilità da quella già indicata nella proposta della Direzione, dalle 7.30 alle 9.00 e in uscita di solo 1h.Il Direttore di TV ha detto inoltre che gli risultava incomprensibile questa determinazione dei lavoratori a Tv quando alcuni sindacati presenti in Prefettura ( non certo Adl Cobas che non è nemmeno ammessa alla trattativa!) hanno già firmato a PD e a BL accordi che riteneva forse peggiori della sua proposta…. Per quanto riguarda PD abbiamo precisato che l’accordo era stato firmato a maggioranza dalla rsu ossia 6 a favore e 4 contrari (3 delegati adl cobas e 1 cgil) creando forti malumori e senza sottoporlo all’assemblea dei lavoratori.L’incontro in Prefettura a Tv si è concluso pertanto senza la revoca dello stato d’agitazione ma con l’intenzione da parte della rsu, di Adl Cobas e delle altre oo.ss. che lo hanno indetto, di svolgere un’assemblea in presenza con il personale per riportare l’esito dell’incontro e il valutare assieme la situazione: la parola ai lavoratori!
Una considerazione come ADL Cobas ci sentiamo in dovere di fare: il merito di aver svelato come, ancora nel 2023, la DRE del Veneto , unica a livello nazionale, ponga dei paletti a quella che dovrebbe essere una libera trattativa a livello locale è stato ed è possibile grazie al metodo democratico adottato dalla rsu di TV di consultare passo per passo i lavoratori, mentre ci duole dirlo, l’aver firmato come a Padova senza nemmeno aver indetto prima un’assemblea come rsu ( e per indirla è richiesta l’accordo della maggioranza dei delegati rsu ) è stato per noi inaccettabile! Infine se qualche miglioramento nella flessibilità è stato ottenuto nelle varie DP, è grazie alla mobilitazione dal basso e alla determinazione di non firmare,senza prima verificare con i lavoratori tutte le strade possibili e comunque nel denunciare l’atteggiamento della DRE del Veneto teso a complicare,senza motivo, il rapporto casa- lavoro dei suoi dipendenti,da parte della rsu di TV.
La lotta per una maggiore flessibilità continua.
31/05/2023 Adl Cobas