L’assemblea nazionale dei delegati di Adl Cobas e SI Cobas, svoltasi a Bologna il 3 novembre scorso, aveva espresso una propria piattaforma rivendicativa relativa al rinnovo del CCNL Logistica Trasporti. Aveva poi preannunciato che se le due organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del settore non fossero state coinvolte nella trattativa con le associazioni padronali oppure se fosse stato firmato l’ennesimo rinnovo-bidone del contratto collettivo da parte di Cgil, Cisl, Uil, ci sarebbero state quattro giornate di mobilitazioni nazionali dislocate nei territori.
E domenica 3 dicembre puntualmente è arrivata la firma di un accordo/rinnovo del Ccnl che, a fronte di un aumento medio di 108 euro (in 4 anni) e di un versamento “una tantum” di 300 euro, va a togliere ancora diritti ai lavoratori. Ci sono importanti novità peggiorative sulla distribuzione dell’orario di lavoro settimanali, sul riconoscimento degli istituti, tipo ROL, per i neoassunti e forti limitazioni al diritto allo sciopero, inserendo il trasporto di prodotti alimentari come “servizio pubblico essenziale”.
Per queste ragioni la mobilitazione nel veronese è scattata subito già da lunedì con uno sciopero alla Traconf di Sona ed è proseguita, ieri martedì, con uno sciopero alla GLS ed è culminata con la giornata di lotta di oggi mercoledì 6 dicembre.
Alle 6.00 di questa mattina è iniziato lo sciopero fuori dai cancelli della MaxiDì di Belfiore, che ha causato lunghe code di camion in entrata ed in uscita dal magazzino. Da una parte si è scelto questo magazzino, in quanto la cooperativa operante fa riferimento a Legacoop, che in queste settimane non ha manifestato la volontà di , dall’altra perchè è in atto una vertenza nei magazzini della Grande Distribuzione per il miglioramento delle condizioni contrattuali.
Verso le 11.00 un centinaio di lavoratori, provenienti da diversi magazzini, ha organizzato una protesta all’Interporto di Verona, rimanendo per circa un’ora in presidio sulla rotatoria di accesso al Quadrante Europa, paralizzando di fatto il traffico di tutto il polo logistico. Il presidio si è poi trasformato in un corteo lungo Via Sommacampagna, che si è concluso di fronte al magazzino della Volkswagen.
Queste tre giornate sono state la prima risposta nei confronti del rinnovo bidone del CCNL, infatti vogliamo che la piattaforma di rivendicazione di Adl e SI Cobas venga recepita a livello nazionale.