Qualche centinaio di persone ha partecipato ieri pomeriggio al corteo organizzato da Adl Cobas dalla stazione fino a piazza dei Signori. La manifestazione era stata organizzata per chiedere «reddito, diritti e dignità per tutti nei posti di lavoro, nelle scuole e nelle città».
Adl Cobas guarda alle grandi mobilitazioni in Francia contro la nuova legge sul lavoro che vuole estendere la precarietà a tutti, sul modello, dicono, del Jobs Act italiano. «In tutta Europa la “crisi” viene utilizzata per attuare politiche permanenti di austerity, di compressione dei diritti e di introduzione di sempre nuove forme di sfruttamento, come i maledetti “voucher”», spiegano gli organizzatori, «mentre le banche, la finanza ed il profitto non vengono minimamente toccati, sempre più si tagliano i diritti dei lavoratori, i servizi sociali, la scuola, i trasporti pubblici, le pensioni».
Adl Cobas aggiunge la preoccupazione per «la gestione della crisi permanente che sta producendo scenari molto preoccupanti per il dominio delle risorse e dei territori, politiche di guerra e di devastazione ambientale che hanno prodotto dei veri e propri esodi moltitudinari di esseri umani che fuggono e cercano rifugio in Europa. Ma di fronte a questo esodo gli Stati europei rispondono negando ogni diritto a questi esseri umani. Viviamo in un mondo in cui 62 persone al mondo posseggono la stessa ricchezza di 3.5 miliardi di poveri, i miliardari portano i loro soldi a Panama, però c’è chi vuole individuare ancora una volta nei più deboli i responsabili dell’impoverimento sociale diffuso».
Tratto dalla Tribuna di Treviso