Una giornata certamente impegnativa quella odierna per le lavoratrici e i lavoratori organizzati con ADL Cobas in Piemonte. Iniziata alle 6 del mattino con uno sciopero a Dimar nel comune di Bra in provincia di Cuneo e proseguito con una grande assemblea sindacale presso il Magazzino Maxi Di di Vercelli dove si è deciso di aprire lo stato di agitazione. Pubblichiamo i comunicati stampa delle due iniziative.
Sciopero al magazzino Dimar di Bra
È iniziato questa mattina alle 6 lo sciopero dei lavoratori Dimar del magazzino di Cherasco in provincia di Cuneo.
I lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia a seguito della sospensione cautelare di un loro collega di cui chiedono l’immediato ritiro. Se non rientra a lavorare lui non rientrerà a lavorare nessuno.
I lavoratori sono anche determinati a chiedere l’allontanamento di un responsabile arrogante che è il vero responsabile della situazione di tensione che si è venuta a creare nel magazzino.
Chi tocca uno tocca tutti!
Aggiornamento ore 16
I lavoratori hanno lasciato il presidio davanti al magazzino e nonostante un incontro con l’azienda Ant che lo gestisce non si è ancora giunti alla conclusione positiva della vertenza. Le attività sono quasi interamente bloccate e i lavoratori sono determinati a continuare la battaglia.
Maxi Di Vercelli – Apertura dello stato di agitazione
I lavoratori del magazzino Maxi Di di Vercelli riunitisi in assemblea oggi, hanno deciso l’apertura dello stato di agitazione dopo l’incontro della scorsa settimana con l’azienda ManHandWork che gestisce il magazzino.
A ogni richiesta avanzata dal sindacato e dai delegati riguardante il rinnovo del contratto integrativo è stato risposto con un netto e secco rifiuto nonostante sia grazie al sudore delle lavoratrici e dei lavoratori se Maxi Di e ManHandWork fanno profitti milionari.
Le richieste sono davvero molto semplici e sintetizzabili in due punti:
- Passaggio dal CCNL commercio al CCNL logistica (con più garanzie su malattia e infortunio e maggiorazioni migliori per straordinari e lavoro al sabato)
- Aumento del ticket restaurant a 8 Euro
Due richieste necessarie per aumentare i salari in questo momento terribile in cui aumentano le persone che nonostante lavorino faticano a garantire una vita dignitosa per sé e le proprie famiglie.
Non voler trattare su nulla rende evidente come committente e fornitore vogliano andare allo scontro. Eppure entrambi conoscono bene sulla loro pelle cosa voglia dire lo scontro con le lavoratrici e i lavoratori organizzati con ADL Cobas.
Se volessero riaprire la trattativa siamo pronti a tornare al tavolo purché sia fatto in tempi brevissimi.
Altrimenti ognuno giocherà le proprie carte.
Tutt@ insieme senza paura, tutt@ insieme facciamo paura