In data 24 ottobre 2017 è stato sottoscritto tra Adl Cobas e la Società Europa Logistica SRL un accordo riguardante il cambio di appalto che avverrà a partire dal 1° novembre.
La decisione di Gottardo Spa di cambiare il fornitore è maturata a distanza di circa 6 mesi dall’avvio dell’inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto di alcuni dei responsabili delle società che operavano all’interno del magazzino di Corso Spagna.
Oltre tre anni fa un gruppo di lavoratori si è rivolto a Adl Cobas stanco di subire condizioni di lavoro che non rispettavano nemmeno il CCNL, con turni di lavoro che arrivavano anche a 14/16 ore e con una situazione riguardante retribuzioni e meccanismi di assunzione che sono oggetto dell’attuale inchiesta giudiziaria. Esisteva quindi un sistema di caporalato che garantiva un flusso di forza lavoro disponibile ad accettare le suddette condizioni di lavoro. A tutto ciò va aggiunta l’incapacità, o la non volontà da parte dei sindacati confederali di affrontare di petto questa situazione per porvi fine e per avviare un percorso di riconoscimento di diritti minimi e di regolarità nell’organizzazione del lavoro e della corresponsione delle retribuzioni.
Iniziava così un nuovo percorso che, grazie alle mobilitazioni messe in atto, portava alla sottoscrizione di accordi che hanno garantito un orario contrattuale regolare, una busta paga regolare, il pagamento regolare degli straordinari, l’inserimento di un ticket restaurant di 5,29 €, l’integrazione per la malattia e l’infortunio, un netto miglioramento dei passaggi di livello rispetto a quanto previsto dal CCNL, l’istituzione di un sistema premiante basato su una produttività accettabile e la messa in mora di responsabili di reparto che usavano ricatti e minacce per impedire che in tutto il magazzino venissero rispettate le nuove condizioni previste dagli accordi siglati e l’affermarsi del sindacato. Un altro importante obiettivo che abbiamo sempre rivendicato è stato quello di pretendere da Gottardo Spa la cosiddetta “clausola sociale” che doveva garantire il diritto per tutti i lavoratori, in caso di cambio di appalto, di passare alla nuova società, senza alcun periodo di prova, mantenendo le stesse condizioni contrattuali, retributive e dell’anzianità maturata.
.Nel corso di questi 3 anni e mezzo di presenza di Adl Cobas il numero degli iscritti è salito dal primo gruppo formato da una ottantina di lavoratori agli attuali 250 e si è arrivati a questo cambio dopo avere avuto formali garanzie da parte di Gottardo Spa che sarebbe stata applicata la “clausola sociale”.
Nell’accordo sottoscritto, viene così garantita l’assunzione di tutti i lavoratori presenti nel magazzino alla data del 31 ottobre alle medesime condizioni contrattuali, normative, retributive, senza alcun periodo di prova, con il mantenimento dell’anzianità e dei livelli di inquadramento esistenti, con il mantenimento dell’attuale sistema premiante e, cosa molto importante, non solo quei lavoratori assunti prima del marzo del 2015 mantengono la tutela dell’art. 18, ma, anche per quei lavoratori che erano presenti prima di quel periodo, ma che, a seguito di varie trasformazioni dei contratti e del cambio di società erano stati assunti sulla base del Jobs Act, viene ripristinata la tutela dell’art. 18. Si tratta di un punto molto importante dell’accordo, in quanto rende giustizia di una situazione creatasi nel 2015 che aveva visto l’azienda convincere una buona parte di lavoratori ad accettare il cambio di società con una nuova assunzione a tempo determinato, per essere poi trasformato, tramite Jobs Act, entro la fine del 2015 in tempo indeterminato per poter usufruire dello sgravio contributivo di 8.000 € per ogni lavoratore per tre anni. Ci siamo pertanto battuti con molta determinazione per garantire che anche a questi lavoratori non venisse applicato il Jobs Act.
Questa vicenda di quanto successo nel magazzino Gottardo Spa, ci fa capire come solo laddove si riesce a costruire un protagonismo diretto dei lavoratori e delle lavoratrici si può incidere realmente.