Da Venerdì 13 Luglio è in corso il blocco totale del magazzino SGT di Treviso, con sede a Villorba.
Da alcuni mesi è in corso una vertenza per migliorare le condizioni dei lavoratori.
Le richieste dei lavoratori sono semplici e basilari: il pagamento puntuale degli stipendi e l’applicazione del contratto nazionale di categoria della logistica.
Oltre al pagamento con un ritardo di circa un mese degli stipendi, agli autisti del magazzino viene applicato dalla cooperativa Nazionale Servizi il contratto “Facility Management”, che prevede una paga oraria di 5,78 euro lordi, poco più della metà della paga oraria che dovrebbero ricevere con il contratto della logistica.
Per questo abbiamo chiesto l’intervento della società committente, l’SGT S.p.A., che facesse da garante per quello che riguardava il pagamento puntuale e l’applicazione del contratto nazionale corretto per il tipo di lavoro svolto dagli operai.
A fronte di queste richieste, dopo l’ennesimo rinvio nel pagamento dello stipendio con conseguente proclamazione dello sciopero, e nonostante l’obbligo a rispondere in solido delle mancanze delle cooperative, la società ha deciso di chiudere l’appalto, e di spostare la partenza delle consegne di Treviso a Padova, lasciando di fatto 15 lavoratori senza lavoro e senza stipendi.
Alla decisione dei lavoratori di bloccare il magazzino e la merce in esso contenuto la risposta della società è stata quella di chiamare le forze dell’ordine, di fatto criminalizzando dei lavoratori che stanno semplicemente chiedendo quelli che sono dei diritti minimi e imprescindibili: il pagamento degli stipendi e l’applicazione di quanto previsto dalla legge in materia contrattuale.
Tutto questo è reso possibile ancora una volta dal perverso sistema degli appalti: nella continua corsa al ribasso chi ci guadagna sono le società committenti e le cooperative, a discapito dei lavoratori che invece vedono una inesorabile contrazione dei diritti e degli stipendi.
Per questo abbiamo deciso di continuare a presidiare il magazzino di Treviso e di andare nei prossimi giorni a bloccare anche il magazzino di Padova, da cui partono le merci destinate a Treviso.
Anche i lavoratori SGT di Bergamo, Verona, Brescia, Milano, Roma e Bologna, iscritti a SI Cobas, in solidarietà con il lavoratori di Treviso sono pronti a bloccare i loro magazzini, qualora la situazione non si modificasse.
Se da un lato denunciamo infatti il comportamento criminale delle cooperative Legio X e Nazionale Servizi, dei veri e propri banditi che amministravano l’appalto truffando fornitori e lavoratori, addirittura esibendo documentazione contraffatta per giustificare pagamenti mai effettuati, dall’altro non siamo disposti ad accettare che la committenza non si prenda le sue responsabilità sul corretto svolgimento dell’appalto e sul pagamento regolare degli stipendi, come per altro è previsto dalla legge.
Il lavoro va pagato!