Quello che abbiamo trovato nello stabilimento di Conserve Italia di Pomposa (FE), è il solito sistema marcio attuato attraverso l’impiego di cooperative, che combattiamo da anni e che, nelle realtà in cui l’Adl Cobas è presente, abbiamo denunciato e debellato.
Un sistema in cui le cooperative mettono a disposizione spesso lavoratori precari e ricattabili, per offrire risparmi enormi sul lavoro appaltato ai committenti, i quali non possono ignorare il prezzo pagato dai lavoratori coinvolti e che, quindi sono consapevolmente complici di tale sistema.
In questo caso la Conserve Italia ha appaltato la movimentazione della propria merce e soprattutto il fondamentale servizio di pulizia e lavaggio dei macchinari, al consorzio Ciclat, la quale utilizza tre cooperative, (Ageste Soc Coop, M3 Soc Coop e Cfp Soc Coop), a tale scopo.
Le tre cooperative, attraverso la figura del socio lavoratore adottano un sistema di sfruttamento e discriminazione che ha prodotto, da oltre 15 anni:
- turni massacranti, comunicati giorno per giorno, che impediscono ai lavoratori di organizzare la propria vita al di fuori dello stabilimento, anche nel fine settimana;
- contratti collettivi applicati che consentono l’erogazione di paghe molto basse e differenziate tra i lavoratori;
- la mancata garanzia dell’intera retribuzione in caso di malattia;
- il mancato riconoscimento di permessi e festività;
- quota associativa che arriva fino a 5.000 euro per un lavoratore inquadrato al livello 2° del CCNL multiservizi;
- l’assurda trattenuta di 3 euro al mese per il bonifico dello stipendio.
A tutto questo (e tanto altro) molti lavoratori hanno deciso di mettere fine, decidendo di rivolgersi all’Adl Cobas per cercare di tutelare i propri diritti.
I lavoratori ci hanno riferito che i sindacati (confederali) presenti nello stabilimento, pur conoscendo la loro difficile situazione, in tutti questi anni hanno fatto finta di nulla.
Stranamente, però, la risposta delle aziende coinvolte alle nostre segnalazioni, è stata che sono già in trattativa con altri sindacati, mai intervenuti fino ad oggi, per le questioni da noi sollevate. Escludendo di fatto l’ADL Cobas, che rappresenta un gran numero di lavoratori, dalle trattative.
Per tali motivi i lavoratori hanno deciso di mettere in atto una prima mobilitazione proclamando una giornata di sciopero, mercoledì 15 novembre, che si è svolto nei tre turni giornalieri a partire dalle ore 6,00.
Nessuna disponibilità è ancora pervenuta da parte delle cooperative, del consorzio e del committente ad un confronto con l’Adl Cobas e con i lavoratori che rappresentiamo ma i lavoratori sono decisi a mettere in atto ulteriori mobilitazioni nei prossimi giorni, affinchè vengano accolte le proprie richieste e tutelati i propri diritti.
ADL COBAS