Dal 1 aprile scorso l’appalto per le operazioni di stoccaggio e movimentazione merci all’interno del sito Versalis ha subito un repentino cambio-gestione, passando dalla cooperativa mantovana Carrellisti “L’Unione” ad un’ a.t.i. formata dalle cooperative Idealservice e Ageste.
Con solo una manciata di giorni di preavviso, l’azienda del gruppo Eni ha dunque imposto il passaggio “alla cieca” di oltre 140 operai, impiegati su 4 reparti del Polo Petrolchimico Ferrarese.
Già negli anni scorsi come ADL Cobas avevamo denunciato e lottato contro le gravi condizioni di irregolarità contrattuale e di compressione salariale (applicazione delle retribuzioni base del 2012, etc.), ottenendo dei piccoli ma significativi miglioramenti. Grazie a questa determinata pressione sindacale si era perciò avviato un cambio di rotta rispetto al progressivo peggioramento delle condizioni lavorative determinato a partire dal 2013 con l’ingresso de “L’Unione”, prestabilendo infine la piena ed integrale applicazione dei minimi salariali vigenti (CCNL Logistica 2018-2019) a partire dal mese di aprile.
Dati i tempi contingentati del cambio, avvenuto in maniera assolutamente irregolare e irrituale, come ADL abbiamo comunque “concesso” dieci giorni di assestamento prima di aprire la trattativa sulle condizioni da applicare ai lavoratori coinvolti (dopo esserci assicurati che tutti sarebbero passati ai nuovi appaltatori e a condizioni di base non peggiorative), ponendo però da subito in maniera chiara quali fossero le richieste dei lavoratori: applicazione economica del CCNL vigente, mantenimento dei trattamenti integrativi (piena integrazione di malattia e infortunio, maggiorazioni per lavoro in turno, buoni pasto giornalieri) e dei diritti individuali acquisiti nel corso del servizio nell’appalto (come l’anzianità maturata). Ovvero quanto già in essere o di prossima e prevista applicazione.
Gli incontri avvenuti in data 10 e 15 aprile hanno però prodotto solo fumate nere, con controproposte da parte delle aziende assolutamente al di sotto delle aspettative, mettendo sul piatto l’applicazione del CCNL 2015 più un piccolo aumento economico, la calendarizzazione per giugno prossimo di una discussione su di un Premio di Risultato e nulla sugli altri punti.
Ecco perché a seguito delle assemblee coi lavoratori coinvolti, come ADL Cobas abbiamo deciso di proclamare lo stato d’agitazione.
Cosa che formalmente hanno fatto anche altri sindacati presenti (CGIL e CISL), nonostante le organizzazioni confederali insistano incomprensibilmente a volere tavoli separati, che aiutano chiaramente solo la controparte e dividono i lavoratori!
Data la situazione di stallo le cooperative stesse hanno richiesto l’apertura di una tavolo istituzionale presso la Prefettura di Ferrara, da tenersi, a nostro avviso, in tempi rapidissimi. In prima battuta infatti il tavolo avrebbe dovuto tenersi oggi, martedì 24 Aprile, ma l’azienda Idealservice ha richiesto un ulteriore slittamento.
Questo non è accettabile: a distanza di un mese dal cambio appalto non c’è stata ancora nessuna apertura verso le richieste dei lavoratori e si continua a perdere tempo.
Ecco perché stamattina abbiamo deciso di rompere gli indugi e proclamato una prima mobilitazione, con sciopero a sorpresa di 2 ore per turno. Iniziativa più che riuscita dato che al presidio davanti all’ingresso principale del Petrolchimico si sono ritrovati oltre 50 lavoratori, diversi dei quali non iscritti al sindacato ma che hanno deciso convintamente di incrociare le braccia.
Dall’importante giornata di lotta odierna arriva un messaggio chiaro, che porteremo al tavolo in Prefettura previsto per lunedì prossimo: i lavoratori dell’appalto Versalis dicono basta alle prese in giro perché hanno già dato molto negli ultimi anni. E ora vogliono ciò che gli spetta: dignità e diritti!
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Pubblicato da la Nuova Ferrara su Mercoledì 24 aprile 2019