Giovedì 14 aprile come ADL COBAS abbiamo deciso di organizzare la prima assemblea riservata alle lavoratrici dei magazzini GEOX-XLOG in Provincia di Treviso.
La necessità di una assemblea riservata alle lavoratrici è nata da una discussione interna dopo che era stato segnalato un episodio di molestie ai danni di una lavoratrice precaria.
Come ADL COBAS però non abbiamo voluto solamente affrontare quell’episodio come un caso isolato ma abbiamo voluto creare un ambito per discutere delle condizioni che rendono strutturali le discriminazioni nei confronti delle lavoratrici.
Abbiamo dunque invitato tutte le lavoratrici a partecipare perché riteniamo giusto avere uno spazio in cui le lavoratrici possano discutere liberamente delle loro specifiche problematiche.
Come era scritto nel volantino: “Vogliamo discutere assieme sulla necessità di un ambiente di lavoro sano, sicuro e protetto. Vogliamo poter lavorare in serenità, senza temere comportamenti inappropriati da parte dei colleghi. Vogliamo che smettano le molestie sul luogo di lavoro. Vogliamo la fine della precarietà che ci rende più ricattabili e più esposte alle discriminazioni. Vogliamo vedere tutelata la nostra dignità di lavoratrici.”
La risposta è stata davvero eccezionale poiché oltre 100 lavoratrici hanno partecipato all’assemblea, dimostrando fin da subito che questi temi sono percepiti come fondamentali proprio dalle stesse lavoratrici, che addirittura al termine dell’ora di assemblea non volevano smettere e si sono già riconvocate per proseguire la discussione e decidere le iniziative da intraprendere. La discussione si è svolta anche con la presenza di due attiviste transfemministe di Non Una Di Meno Treviso.
L’assemblea si è centrata sulla “sicurezza sul lavoro” intesa innanzitutto come ambiente di lavoro nel suo complesso e come lotta alle discriminazioni delle lavoratrici donne.
Quindi gli obiettivi sono quelli di affrontare i problemi per chi ha di fatto un doppio lavoro, quello salariato e quello familiare a casa, molto spesso delegato alle figure femminili.
Organizzarsi e combattere la precarietà è di fondamentale importanza per essere indipendenti ed anche per lottare contro le molestie senza il ricatto del contratto che scade.
Nelle tante voci dell’assemblea hanno cominciato a prendere forma le prime proposte e le prime vertenze da aprire: sarà un percorso di lotta lungo ma senza dubbio necessario.
Questo è solo l’inizio!