Non solo CGIL-CISL-UIL hanno firmato un pre-accordo che ha molti punti oscuri, se non quando peggiorativi, senza alcun mandato da parte di lavoratrici e lavoratori del sociale.
Ora si ritrovano a convocare in fretta e furia assemblee per approvare questo rinnovo…. e a ridosso delle festività!
A #Bologna nelle ultime ore si stanno affrettando ad inserire la questione del rinnovo all’interno di ordini del giorno che nulla hanno a che vedere (e comunque trovandosi l’accordo bocciato dai lavoratori presenti!) e a convocare con poche ore di preavviso assemblee nel bel mezzo delle festività delle prossime settimane, quando in molti/e saranno assenti per ferie e “ponti”.
L’atteggiamento della triade, che si arroga il diritto di essere unica portavoce di lavoratrice e lavoratori, senza mai veramente ascoltarlo, deve finire!
BASTA, riprendiamo parola e facciamo valere la volontà di chi ogni giorno lavora nei servizi sociali e di welfare.
Non possiamo permettere che un rinnovo come questo passi inosservato, per queste ragioni:
– il nostro lavoro non vale solo un aumento di 80€ (sul c1, da riproporzionare per gli altri), ma vale molto di più! Considerando poi gli accordi di gradualità non è neanche detto che venga riconosciuto tutto l’aumento!
– le questioni come BANCA ORE, TEMPO di VESTIZIONE, NOTTI PASSIVE, e l’individuazione di nuovi profili di inquadramento non possono essere demandate a scelte territoriali o addirittura aziendali, ci devono essere dei paletti ben precisi!
NO alle deroghe peggiorative sui tempi determinati e al recepimento totale del Jobs Act
– l’operatore dell’accoglienza è stato inquadrato come C1, denigrando quindi, in un momento di estrema difficoltà di chi lavora in questo servizio, ancora di più questa figura.
– dopo questa schifezza dovremmo anche versare un “contributo (economico) di servizio contrattuale” per il lavoro svolto ai confederali? MA NEANCHE PER SOGNO!
invitiamo quindi tutte e tutti a partecipare alle assemblee e a votare
NO! al rinnovo di questo contratto
NO! a chi si siede ai tavoli senza parlare con chi pretende di rappresentare
NO! per una vera riqualificazione del lavoro sociale
Dignità per il lavoro sociale!
#unaltrocontrattoèpossibile