Finalmente fuori dalla trappola del CCNL Multiservizi & pulizie. Questa la prima cosa che abbiamo pensato insieme ad i lavoratori del reparto trasporto farmaci, in appalto presso il Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna, i quali, a partire dall’1 novembre, abbandoneranno per sempre l’odiato contratto, protagonista anche delle ultime lotte dei facchini di Mondo Convenienza, per essere inquadrati nel CCNL Trasporto merci/logistica, recuperando anche parte la quasi totalità delle indennità integrative (momentaneamente) perdute dopo il recente trasferimento d’azienda avvenuto tra REKEEP e TRA.SER nel marzo del 2023.
Multiservizi: anche nel dibattito pubblico sentiamo spesso questo termine, il quale non significa altro che precarietà, contrattuale ed economica, scarsa tutela del futuro, con un solo, misero, scatto di anzianità, indennità ridicole (tre centesimi all’ora per chi lavora nel sottosuolo!): insomma vuol dire “lavoro povero” per eccellenza, e più in generale SFRUTTAMENTO.
Come abbiamo detto più volte, questo è accaduto in un appalto pubblico in cui abbiamo visto sindacati confederali comportarsi da “dottor Jekyll e mister Hyde”. Da un lato sbraitare per il salario minimo, e dall’altro sottoscrivere accordi su accordi peggiorativi, andando ed erodere salari e i diritti nel giro di pochissimo tempo.
Uno di questi, lo ricordiamo in questa occasione, è avvenuto in occasione del cambio appalto al Policlinico nel febbraio 2020: un accordo firmato in pieno inizio pandemia e quindi forse per questo finito presto nel dimenticatoio ma che abbiamo già avuto modo di denunciare lo scorso anno, quando, dopo una lunga battaglia, ottenemmo il ritorno dei superminimi assorbibili per il reparto protagonista delle lotte. Anche se ci sono ancora decine di lavoratori che aspettano ciò che gli era stato sottratto ingiustamente, e per questo lo abbiamo già sottoposto all’attenzione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, da cui aspettiamo un riscontro.
I diritti non si appaltano, gridavamo in uno dei primi scioperi, e, con fatica ma con coraggio dei lavoratori e delle lavoratrici, stiamo provando a riportare, gradualmente, condizioni lavorative dignitose. Un salario un po’ più alto, il ritorno delle indennità (mai sufficienti),scatti di anzianità continui nel tempo. La frammentazione del lavoro, specialmente quando si tratta di appalti e subappalti, non ha reso facile una lotta durata quasi due anni. E ci chiediamo perché il silenzio assordante della direzione generale del Policlinico, del responsabile in toto, l’assessorato regionale alla salute, e delle istituzioni pubbliche, su un appalto che è letteralmente la colonna portante del funzionamento del terzo Policlinico pubblico d’Italia in termini di posti-letto.
Reddito, diritti, dignità! Seppure in piccola parte queste tre parole hanno cominciato a trovare posto nell’appalto del Sant’orsola. Ora tocca ad altri settori, che continueranno la propria battaglia fino al raggiungimento, anch’essi, di una vita lavorativa dignitosa e sostenibile.
LAVORATORI E LAVORATRICI IN APPALTO – POLICLINICO SANT’ORSOLA MALPIGHI
ADL COBAS EMILIA – ROMAGNA