Il primo settore a fermarsi e ultimo a ripartire, con quella che, come abbiamo ribadito in queste settimane, è stata solamente una falsa ripartenza. La riapertura del 15 Giugno ha consentito soltanto la costruzione di qualche evento o la riapertura di qualche teatro, ma a causa delle “risorse contingentate” e concentrate quasi interamente per i profitti di pochi, e delle norme anti contagio, migliaia di lavoratori non sono stati richiamati a lavorare, centinaia di produzioni di spettacoli live sono saltati, fiere e congressi non sono ancora possibili, manifestazioni ed eventi estivi sono estremamente limitati. Cosa significa questo per un lavoratore o una lavoratrice del settore? Che anche per quei pochi fortunati che riprenderanno a lavorare, c’è il rischio concreto di una riduzione del compenso e di una ulteriore contrazione di tutele, rischio che in questi giorni si sta concretizzando. In questi ultimi 4 mesi assemblee e confronto fra lavoratrici e lavoratori hanno portato alla consapevolezza della potenza della solidarietà, in grado di costruire nuove tutele e diritti, e dell’unione di tutte le figure impiegate all’interno di questo comparto. Consapevolezza di poter evitare di essere sottopagati, di poter rifiutare la 13° ora di lavoro consecutiva, di dover essere inquadrati al livello corretto e, soprattutto, con il CCNL adeguato, portando così alla luce le condizioni di precarietà e sfruttamento, riscontrabili anche in altri settori e che sono vivono vissute da migliaia di precari e intermittenti di altri comparti Per questo Adl Cobas, CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario e Si Cobas Lavoratori Autorganizzati si mettono a servizio, come sindacati di base, del movimento autorganizzato di Professionist* dello spettacolo, costruendo, a fianco di lavoratori e lavoratrici delle assemblee territoriali, sportelli di consulenza sindacale su tutto il territorio nazionale, tentando di promuovere anche un modo diverso di fare sindacato e rompendo con individualismi e divisioni che spesso caratterizzano l’azione dei sindacati confederali. Una coalizione di scopo quindi come strumento della rete, che vede nell’assemblea di Professionist* spettacolo e cultura l’unico luogo decisionale degli obiettivi ,della strategia e delle forme di lotta, uniformandosi così alle pratiche che lo contraddistinguono. Lo strumento sindacale di lavoratori e lavoratrici, per lavoratori e lavoratrici, uno strumento utile ed indispensabile da aggiungere alla cassetta degli attrezzi, per continuare a costruire un cammino comune fatto di lotte e rivendicazioni e per riuscire a conquistare i diritti finora negati.
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Sciopero saf - Unipd: intervento davanti Palazzo Storione
Adl Cobas 30 Maggio 2024 13:25
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