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E’ arrivata la decisione del TAR che conferma le pretestuose motivazioni di Salvini per bloccare lo sciopero di 24 ore, rinviando la decisione al 10 Gennaio, costringendo così i lavoratori ad effettuare lo sciopero di sole 4 ore.
Come era nell’aria Salvini, di fatto, ha annunciato la precettazione con cui il Ministro dei Trasporti ridurrà a 4 ore l’astensione dal lavoro degli Autoferrotranvieri in lotta per rivendicare salari, miglioramento delle condizioni di lavoro, sicurezza per addetti e utenza, investimenti pubblici per il settore, contro le privatizzazioni. , dimostrando così di essersi schierato con le controparti datoriali ed di aver eretto un muro di difesa delle pretese padronali per respingere le richieste dei lavoratori: altro che prima gli italiani! L’aggressione all’esercizio del diritto di sciopero è un atto gravissimo contro il “DIRITTO DEI DIRITTI”, unico strumento, peraltro esercitato nel pieno rispetto della normativa esistente, degli autoferrotranvieri (…e non solo!) per difendere il loro futuro. Con la precettazione Salvini, di fatto, “punisce” esclusivamente i lavoratori e ne limita le libertà ma lascia impunite le aziende, nonostante l’arroganza datoriale manifestata al tavolo con il rifiuto delle associazioni padronali di entrare nel merito delle rivendicazioni. In realtà con la precettazione si vuole colpire anche il diritto degli autoferrotranvieri di scegliersi liberamente il sindacato da cui farsi rappresentare: tentando di vanificare sistematicamente le iniziative di lotta, si vuole imbrigliare l’azione delle OO.SS. di Base. È evidente che l’attacco in corso debba essere respinto unitariamente da tutto il mondo del lavoro, dalla società civile e dalla politica. Cub Trasporti, Cobas, Adl Cobas e Sgb, insieme alle altre sigle, impugneranno al TAR la precettazione e annunceranno le iniziative sindacali (es.: bus lumaca) e legali che verranno intraprese a difesa delle condizioni salariali e di lavoro degli autoferrotranvieri a partire dalla giornata del 15.12.2023