Con la grande giornata di sciopero dello scorso 10 Aprile 2024 i lavoratori e le lavoratrici dei servizi socio-educativi e socio-assistenziali, organizzati con la rete intersindacale formata da Adl Cobas, CLAP โ Camere del Lavoro Autonomo e Precario, Cobas Lavoro Privato, CUB Confederazione Unitaria di Base, SGB Coop. Sociali โ lavoratrici e lavoratori pubblici in appalto e Sial Cobas , hanno rimesso al centro dellโattenzione le condizioni sempre piรน insostenibili del โlavoro socialeโ, che stanno determinando la crescente fuga dal settore di tanti/e operatori/trici ed educatori/trici.
Quella giornata ha avuto la capacitร di rendere visibili le condizioni del lavoro sociale: salari al limite della sussistenza, carichi di lavoro eccessivi, precarietร dei contratti, incertezza di futuro, assenza di continuitร della cura a causa del sistema degli appalti e degli accreditamenti al privato, con devastanti effetti negativi sul mandato sociale dei servizi, sulla loro qualitร e universalitร .
Siamo fermamente convinti/e della necessitร e urgenza di percorsi concreti di nuova pubblicizzazione del welfare con lโinternalizzazione dei servizi in appalto e accreditamento, a partire dal servizio di educativa scolastica (assistenza allโautonomia e alla comunicazione), rispetto al quale sono state giร depositate diverse proposte di legge in Parlamento che andrebbero ridiscusse e riviste con il contributo di lavoratrici e lavoratori del settore. Riteniamo quindi necessario continuare, con ancora piรน determinazione, la mobilitazione nei territori e a livello nazionale.
Come lavoratori e lavoratrici del sociale, siamo stanchi/e dei rimpalli di responsabilitร tra i vari livelli istituzionali e della sostanziale sorditร di chi governa alle rivendicazioni che portiamo avanti.
Ci opponiamo con forza ad un provvedimento, come la Legge n. 55 del 15 Aprile 2024, che punta ad istituire lโordine professionale degli educatori/trici professionali e pedagogisti/e.
Ne chiediamo lโabrogazione o, quantomeno, la modifica, al fine di rendere non obbligatoria lโiscrizione per chi lavora come dipendente e non come lavoratrice lavoratore autonomi.
Riteniamo un pericolosissimo precedente la sentenza del Consiglio di Stato n.1798 del 12 Agosto 2024, che apre la strada alla possibilitร , per gli Enti Locali, di privilegiare le esigenze di bilancio rispetto alle necessitร assistenziali ed educative indicate nei PEI.
Si tratta, a nostro avviso, di una decisione molto grave, che lede i diritti fondamentali delle persone con disabilitร e che fa aumentare il disinvestimento di risorse pubbliche nei servizi pubblici portando a continui e ulteriori tagli da parte degli Enti Locali.
Evidenziamo, ancora una volta, che la nostra lotta ha come obiettivo non solo il miglioramento delle condizioni di lavoro, ma anche la qualitร dei servizi stessi, consapevoli che il lavoro sociale ha un carattere politico e deve mirare alla trasformazione della societร , nellโottica dellโinclusivitร e della costruzione di comunitร solidali, contro ogni forma di discriminazione ed emarginazione sociale.
Per tutti questi motivi proponiamo una grande assemblea online mercoledรฌ 23 Ottobre, alle ore 18:30, per riprendere il confronto tra tante e tanti che si organizzano nei propri territori o che cercano una sponda sindacale per farlo e per costruire insieme la nostra mobilitazione per la dignitร del lavoro sociale.