Riuscirà Busitalia Veneto a garantire un servizio efficiente, puntuale ed adeguato ai bisogni degli utenti per l’anno 2025/2026?
Questa è la domanda che tutti si pongono sopratutto se associata alle problematiche di traffico legate ai cantieri ed alla ripresa del traffico che comunemente attanaglia la nostra città.
Parliamo di avventura perché riteniamo che sia proprio questo il termine giusto per rappresentare il TPL a Padova sopratutto con una azienda ed una Amministrazione che sono più interessate al portare al compimento le nuove linee del tram piuttosto che arrivarci comunque garantendo però nel frattempo un servizio come dicevamo puntuale efficiente ed adeguato ai bisogni dei padovani.
Noi crediamo sarà una vera avventura anche perché la pausa estiva non ha risolto alcuni problemi fondamentali quali:


- Carenza di autisti
- Carenza di autisti con la patente del tram
- Salari che non garantiscono un livello di vita decente
- Continua fuga dalle file aziendali anche di autisti con esperienza
- Turni stressanti con l’impossibilità di coniugarli con la famiglia
- Infiniti problemi legati ai cantieri ed ai cambi di percorso
- Contratto di secondo livello ancora da discutere ed applicare
- Difficoltà nel garantire la sicurezza degli autisti durante il servizio
- Difficoltà nell’erogare la massa vestiaria
- Eccessiva burocratizzazione delle regole da rispettare
E’ evidente che con queste problematiche aperte, pensare che tutto andrà per il meglio ci sembra impossibile, così come ci sembrano poco credibili le affermazioni comparse in questi giorni sui giornali, sia in merito alla supposta soddisfazione degli autisti, sia sull’aumento del servizio con l’introduzione di nuove linee sia nell’urbano che nell’extraurbano.
A tutto questo bisogna aggiungere una Amministrazione interessata solo all’avvio del tram ed alla chiusura dei cantieri piuttosto che cercare di spingere per una migliora qualità del servizio ed una maggiore appetibilità del lavoro di autista garantendo più salari e turni meno duri.
Questa situazione si potrà risolvere solo se Amministrazione e Busitalia decideranno di prestare maggior attenzione ai bisogni dei lavoratori, evitando di tamponare la continua uscita di dipendenti con il ricorso agli interinali, al prolungamento della permanenza dei lavoratori che dovrebbero andare in pensione e con la volontà di restituire dignità all’autoferrotranviere aumentando lo stipendio e migliorando i turni.