Come categoria siamo alla fame, il contratto nazionale non garantisce più un livello di vita decente, l’orario di lavoro ci costringe a turni impossibili ed a dimenticare di avere una famiglia, l’inflazione a due cifre che questo Governo non riesce ad affrontare ci sta togliendo ancora di più salario grazie al ridotto potere d’acquisto, inoltre in Busitalia si continua a fare risparmi sulla pelle dei lavoratori, si peggiorano ancor di più i turni lavorativi, si continua negare il riconoscimento di indennità e funzioni.
Pertanto come sindacati di base a livello nazionale abbiamo proclamato uno sciopero nazionale a sostegno di:
- Aumento salariale minimo di 300 euro
- Ripristino degli aumenti contrattuali in base alla reale inflazione
- Riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali a parità di salario e riduzione del nastro lavorativo
- Adeguamento delle tutele e della sicurezza e salute sul lavoro
- Blocco delle privatizzazioni e delle relative gare d’appalto del TPL
Per tutti questi motivi e per un contratto di secondo livello che dia dignità ad una azienda che non ha un vero contratto integrativo da troppi anni,
La scrivente organizzazione sindacale proclama per lunedì 18/09/2023 uno sciopero di 24 ore nel rispetto delle fasce di garanzia
E’ giunto il momento di rialzare la testa e di ridare dignità e diritti alla categoria, riconquistiamo protagonismo e respingiamo le elemosine offerte dal contratto nazionale, riportare i nostri stipendi sopra la soglia di povertà.