Ripartono le scuole, riparte il normale servizio di trasporto pubblico, riparte “o forse no” la turnazione normale per i lavoratori.
Quello che ancora non è ripartito è il Contratto Nazionale, quello che ancora non è ripartita è la contrattazione aziendale, quello che ancora non si è risolto è migliorare la qualità del lavoro per gli autisti.
Non sappiamo ancora come verrà articolato il nuovo orario di servizio e di lavoro, l’unica cosa che sappiamo è che siamo ancora in una fase di saltati riposi, di richieste di straordinario, di difficoltà nei cambi di turno tra lavoratori.
In compenso il Governo sta continuando con la politica di chiedere sacrifici ai lavoratori, e lo fa in diversi modi: da una parte evitando di mettere in discussione il nodo pensioni e dall’altra spingendo per l’iscrizione ai fondi pensione privati.
- Per l’accesso alla pensione anticipata il Governo prepara un rinvio delle “finestre” utili: è probabile che serviranno altri 6 mesi di lavoro prima di essere collocati a riposo.
- Le proposte per rilanciare la previdenza complementare per il momento sono due: una della Ministra del Lavoro, Calderone e l’altra del Sottosegretario al Ministero del Lavoro, Durigon.
A fronte di tutto questo da parte del Governo e delle Associazioni datoriali l’unica proposta che emerge è solo quella di privatizzare sempre più i servizi pubblici a partire dalla sanità per finire poi con il Trasporto Pubblico Locale.
Non si pensa certo di immettere nuove risorse sul trasporto pubblico, non si pensa certamente di portare i salari dei neo assunti a livelli decenti in grado di ridare dignità ad un settore che si sta lentamente svuotando a seguito della fuga dei lavoratori stanchi di turni impossibili e responsabilità sempre più pesanti.
Per tutti questi motivi la nostra lotta e le nostre iniziative sia a livello locale che nazionale proseguiranno ad iniziare dallo sciopero nazionale del 20 settembre di 24 ore indetto da tutti i sindacati di base, per rivendicare ancora una volta la nostra piattaforma sindacale che prevede: 300 euro di aumento,riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore a parità di salario adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, blocco delle privatizzazioni e appalti.
20 SETTEMBRE SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE
PER UNA NUOVA RIPARTENZA
PER DIRITTI E DIGNITA’ PER TUTTI