Purtroppo è andata come temevamo, ancora una volta così come troppo spesso accade a livello nazionale è stato firmato anche in Busitalia Veneto a Padova un accordo al ribasso.
Al ribasso a nostro parere perché dopo dieci anni di immobilismo hanno firmato un accordo che prevede 75 euro annui spendibili sulla piattaforma welfare aziendale e “ben” 2 euro in più a partire da settembre di buono pasto.
Noi diciamo che è un accordo al ribasso, perché con un contratto nazionale che prevede stipendi al limite della soglia di povertà per i lavoratori del trasporto pubblico e con una perdita del potere d’acquisto come quella determinata anche dall’aumento del tasso di inflazione non si può legittimamente dire che questo accordo ha la dignità di un accordo a favore dei lavoratori.
In una azienda in cui il lavoro diventa sempre più difficile, i turni diventano sempre più complicati, la sicurezza è sempre al limite, pensare che questa miseria possa essere vista come un almeno minimo ristoro ci sembra veramente eccessivo sopratutto dopo anni in cui in azienda gli accordi di secondo livello erano diventati una chimera.
Non riteniamo sufficiente nemmeno l’aumento dell’indennità per la vendita dei biglietti a bordo dal 25% al 30% perché anche questa misura non è un aumento fisso che entra in busta paga e quindi è condizionato ancora una volta alla capacità del lavoratore di spendersi in questa attività.
Per ridare dignità e riconoscere il valore del lavoro svolto dagli autisti in Busitalia Veneto gli aumenti dovevano essere più alti, dovevano prevedere un buono pasto di 8 euro, dovevano prevedere un premio di risultato vero, dovevano prevedere il riconoscimento per tutti di quelle indennità che invece non vengono riconosciute a tutti.
Per chi poi avanzasse l’obiezione, che troviamo sui giornali tutti i giorni, relativa al deficit aziendale noi diciamo a chiare lettere che non è un problema dei lavoratori, che non si può imputare ai lavoratori questo deficit e quindi non si può per questo accettare accordi al ribasso o per meglio dire accordi che rasentano la carità.
RIDIAMO DIGNITA’ AI LAVORATORI DEL TRASPORTO PUBBLICO
RIDIAMO DIGNITA’ AGLI ACCORDI AZIENDALI
BASTA CON LA CARITA’