Quando si dice democrazia sindacale… questo potrebbe essere il tema in merito ai comportamenti della CISL in APS Holding. Con un accordo bocciato in assemblea dai lavoratori sul premio di risultato la Cisl indifferente a tutto e a tutti sigla l’accordo con l’azienda disconoscendo così la volontà dell’assemblea. Noi a questa provocazione rispondiamo con questo comunicato stampa.
In questi giorni ci siamo posti una domanda, il premio di risultato erogato da una azienda è dei lavoratori o del sindacato?
L’unica risposta che ci riteniamo giusta è che il premio è dei lavoratori, ci chiediamo quindi come possa una organizzazione sindacale che dice di “rappresentare” i lavoratori firmare un accordo che i lavoratori in una libera assemblea hanno bocciato, ci chiediamo quindi che democrazia intende rispettare questa organizzazione sindacale, e soprattutto ci chiediamo come fa una azienda a totale capitale pubblico accettare di firmare un accordo con una organizzazione sindacale che non rispetta il mandato dei lavoratori?
Siamo forse di fronte ad un psicodramma esistenziale all’interno dell’Azienda APS Holding, si vuole forse discriminare il lavoro svolto da ciascun lavoratore, o si vuole dimostrare che alcuni valgono più di altri?
Noi crediamo che la richiesta forte avanzata dai lavoratori nei confronti di una azienda che vuole ricondurre tutti sotto lo stesso tetto (contratto unico) sia chiara:
PARI DIGNITA’ PER TUTTI
Questo significa un accordo equo che non crei troppa disarmonia premiale tra gli stessi. essendo APS Holding un’Azienda a stragrande maggioranza pubblica voglia che adotti una premialità coerente con gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale, un accordo che non vuole affatto togliere quanto spetta a chi fa un lavoro oggettivamente “disagiato”, bensì un accordo che dia un corretto valore al lavoro di ogni singolo Lavoratore.
Noi diciamo chiaramente che tutte le figure che operano in APS Holding hanno diritto a veder riconosciuto il loro lavoro, che le varie figure e professionalità presenti in azienda proprio per il lavoro svolto non possono essere appiattiti su un unico settore aziendale per quanto importante esso possa essere.
Inoltre la nostra idea di democrazia sindacale vede i lavoratori al primo posto e quindi le decisioni dei lavoratori vanno rispettate, e soprattutto crediamo si debba da parte aziendale riconoscere che solo con il riconoscimento dei valori apportati da ciascuno, e con la condivisione degli obbiettivi si possa arrivare ad una azienda capace di esprimere il massimo della sua potenzialità, non è certo ripristinando le corporazioni che si fanno gli interessi dei lavoratori e dell’azienda.
SI AD UN PREMIO PIU’ EQUO CHE RICONOSCA IL VALORE DI TUTTI