Comunicato stampa congiunto Adl Cobas – Cobas Lavoro Privato – SGB – Cub Trasporti
Sono tantissimi gli autoferrotranvieri che stanno firmando l’appello con cui chiedono a tutte le OO.SS. dei lavoratori e delle lavoratrici del Trasporto Pubblico Locale di indire un REFERENDUM sull’approvazione del Protocollo di Intesa sul CCNL sottoscritta da Governo, Associazioni datoriali e dai sindacati confederali (…e affini) l’11 ed il 18 dicembre 2024.
Ad oggi, nulla, però, è dato sapere sull’iter intrapreso per la definizione del Protocollo di Intesa. L’unica notizia che è trapelata è che per il Governo si è complicato il reperimento dei fondi, motivo per cui gli appuntamenti fissati dalle OO.SS. firmatarie con il Ministero dei Trasporti e le Associazioni Datoriali del T.P.L. sono slittate a data da destinarsi.
Ora è certo solo che il Governo sta valutando se reperire i fondi per il rinnovo del CCNL degli autoferrotranvieri, varando un decreto interministeriale con cui aumentare l’accise sul gasolio.
Vergogna!!!
Invece di reperire i soldi da altre fonti: riducendo le spese militari o cancellando le gradi opere inutili e dannose, come la Tav, il ponte sullo stretto o i centri di permanenza per immigrati in Albania, si scarica sui cittadini e le cittadine il versamento dei fondi necessari. Tutto ciò a danno dell’ambiente e della salubrità delle città: si incentiva l’aumento del traffico di autovetture a danno dello sviluppo del trasporto pubblico.
Senza contare che per gli autoferrotranvieri costituisce una vera e propria beffa: si versa l’adeguamento salariale e si impone di aumentare la spesa per l’acquisto di carburante per le autovetture con cui, di fatto, i lavoratori e le lavoratrici sono obbligati/e a recarsi al lavoro.
NOI NON CI STIAMO!
Se già prima si era contrari a questa intesa al ribasso,
- con adeguamenti che non consentono di recuperare la perdita del potere di acquisto dei salari per l’inflazione;
- con una forfettaria ma ridicola “una tantum” per gli arretrati;
- senza miglioramenti sulla sicurezza e sulla qualità del lavoro;
ORA SI È SUPERATO OGNI LIMITE.
E’ ora che siano i lavoratori e lavoratrici del settore a decidere il loro futuro con il referendum, su questo indecente protocollo d’intesa: è questione di democrazia.
E’ inaccettabile che CgilCislUilUgl e loro affini tentino di imporre le scelte all’intera categoria degli autoferrotranvieri.