Oggi, davanti all’azienda Il Melograno che produce prodotti ortofrutticoli di IV gamma la frutta, la verdura e, in generale, gli ortaggi freschi, confezionati e pronti per il consumo, che il 30 dicembre ha licenziato per giusta causa 18 lavoratrici e 1 lavoratore si è svolto un presidio dalle prime ore del pomeriggio. In tante e tanti abbiamo presidiato i cancelli dell’azienda che si trova nella zona industriale di Santarcangelo di Romagna (Rimini). Con i delegati sindacali anche le lavoratrici che dopo essere state sfruttate per anni dall’azienda, sono state licenziate in blocco da un giorno all’altro e contemporaneamente denunciate con accuse di furto e alterazione/contraffazione della merce, in pratica vengono accusate di un sistematico sabotaggio della produzione.
Da diversi anni riceviamo nei nostri sportelli lavoratori e lavoratrici occupati presso Il Melograno, timorosi di azioni sindacali per paura di perdere il posto di lavoro che ci hanno riferito di pesanti situazioni fatte di minacce, infortuni nascosti, malattie non rispettate, retribuzioni non corrispondenti alle ore lavorate e al contratto.
Un’azienda, Il Melograno, che sullo sfruttamento dei suoi lavoratori e lavoratrici fonda la sua economia senza alcun scrupolo.
Il presidio, animato da diversi interventi e da attimi di tensione per il blocco di un camion, è terminato nel tardo pomeriggio e dopo il presidio della scorsa settimana davanti alla Prefettura contro il pacchetto Minniti e la Legge Bossi/Fini, rappresenta un primo momento di azione davanti all’azienda rispetto ad un percorso di vertenza che le lavoratrici sono determinate a proseguire e che mira a raggiungere queste rivendicazioni:
– Ritiro immediato delle denunce;
– Reintegro nel posto di lavoro con piena applicazione del Contratto agricolo e di quello provinciale, regolarità delle buste paghe, riconoscimento della malattia e degli infortuni per tutto il personale occupato;
– Indennizzo economico per il danno materiale avuto e per le accuse oltraggiose.
Nelle prossime settimane si svolgeranno altre iniziative, compreso informare le istituzioni locali, in primis il Sindaco di Santarcangelo, di quanto avvenuto e delle conseguenze anche sociali che questi licenziamenti comportano, trattandosi di tutte donne tranne un lavoratore, alcune delle quali separate e con minori a carico. Fondamentale l’apporto dei figli della migrazione, le cosiddette seconde generazioni che oggi erano a fianco delle loro mamme per difendere la dignità e i sacrifici che queste donne hanno fatto per rimanere in regola con i documenti e per mantenerli.
Melograno VERGOGNA! Non un Passo indietro!
#MaiSchavi #MaiSchiave #NonUnaDiMeno
ADL Cobas E.R. – Lavoratrici Il Melograno
Contributo video dal presidio: