Questa mattina è stata inoltrata l’istanza congiunta per la convocazione della Commissione Conciliazione presso la DTL, per sottoscrivere i nuovi accordi (ai sensi dell’art. 410 del c.p.c) relativi alla transazione economica che si è resa necessaria a seguito della grave situazione di insolvenza economica da parte della Termoidraulica Adriatica Snc, che da gennaio 2015 non è più stata in grado di pagare gli stipendi, arrecando gravi danni e ricadute di carattere socioeconomico per gli stessi e le stesse.
Dall’estate del 2015 seguiamo 4 lavoratori interessati e, a seguito di una lunga trattativa, siamo giunti a stabilire una rateizzazione del debito maturato dall’azienda nei confronti dei lavoratori che ha portato nell’ottobre 2015 alla firma dei primi accordi di transazione economica, poi rinnovati ogni sei mesi presso la DTL di Rimini.
Gli accordi passati e quelli relativi alla nuova conciliazione prevedono una transazione economica da effettuarsi con versamento sul conto corrente dei lavoratori con scadenza ogni 15 del mese. Relativamente ai tre precedenti accordi semestrali, i pagamenti sono sempre stati regolarmente e puntualmente effettuati, e fra novembre e dicembre 2017 saranno due i lavoratori che, attraverso questa modalità, avranno ottenuto tutti i crediti privilegiati che gli spettavano.
Ricordiamo infatti che, alla firma del primo accordo nell’ottobre del 2015, facemmo presente a Termoidraulica che in mancanza di regolari e puntuali pagamenti, si sarebbe presentata la richiesta di fallimento presso il Tribunale competente.
Termoidraulica, è un’azienda a gestione famigliare che ha fortemente risentito della crisi nell’edilizia. Alcuni dei lavoratori erano occupati da dieci anni presso la Termoidraulica.
La scelta dei delegati ADL e dei lavoratori è stata una scelta vincente, perché ha tutelato i lavoratori facendogli così ottenere le spettanze dovute e contemporaneamente ha impedito il fallimento della Termaidraulica che lentamente si sta risollevando.
La situazione di crisi delle aziende spesso è utilizzata come strumento di disciplinamento e ricatto contro i lavoratori, che nella stragrande maggioranza dei casi rimangono senza salario o ai quali vengono richiesti enormi sacrifici legati spesso alla riorganizzazione interna della produzione o alla cessione in appalto di rami d’azienda a SRL e/o cooperative create ad hoc per l’occasione (si veda a tal proposito la vicenda della Mare SPA).
La Vertenza Termoidraulica Adriatica SNC dimostra che lo stato di crisi delle aziende può essere anche uno strumento utile nella contrattazione sindacale per invertire i rapporti di forza e chiedere il rispetto dei diritti e di quanto dovuto ai lavoratori e alle lavoratrici. Se si fosse scelta la strada del fallimento i lavoratori avrebbero ottenuto solo il pagamento delle ultime tre mensilità e del TFR, come previsto dal Fondo di garanzia Inps, con tempi di attesa lunghissimi (dovuti all’iter fallimentare presso il Tribunale e non solo), prima di ricevere il dovuto e tutti gli effetti che questo avrebbe provocato nella loro vita.
La scelta fatta allora è oggi quella vincente!
Diritti Dignità Reddito per tutti
ADL Cobas E.R.