Aderiamo con convinzione alla giornata di sciopero e mobilitazione indetta per l’8 Marzo dal comitato “Non una di meno”.
Aderiamo perché la nostra battaglia quotidiana è principalmente contro le diseguaglianze nei luoghi di lavoro, per la dignità e per i diritti di chi (donna o uomo) si ritrova schiacciato tra poteri forti e leggi che sempre più tutelano chi, dalla vita delle persone, vuole solo estrarre profitto.
“Se le nostre vite non valgono, allora ci fermiamo! ” questo è il motto lanciato dalle donne argentine verso lo sciopero globale dell’8 Marzo ed è con questo spirito che intendiamo aderire allo sciopero proclamato dopo la grande manifestazione del 26 Novembre, che ha visto 200 mila persone attraversare le strade di Roma contro la violenza sulle donne e per i diritti e la dignità delle persone. Dalla Women’s March negli Stati Uniti e dalle manifestazioni fatte in tutto il mondo, si sta diffondendo una lotta contro ogni confine, geografico e relazionale, una lotta per l’autodeterminazione dei popoli, dei corpi e delle vite in ogni campo dell’esistente, da quello domestico a quello lavorativo e sanitario.
Ci impegniamo fin d’ora a costruire un percorso denso di appuntamenti, di momenti di discussione, di condivisione e di rivendicazione nelle nostre città, nei luoghi che quotidianamente attraversiamo, nei quali lavoriamo, viviamo e lottiamo.
Intendiamo coinvolgere e costruire partecipazione dai magazzini della logistica (dove le donne soprattutto migranti si spaccano la schiena), alle aziende Multiservizi passando per chi lavora nel turismo e nel commercio, fino a chi un lavoro ancora non ce l’ha o l’ha perso, magari semplicemente perché diventata madre. Dovrà inoltre coinvolgere anche chi è rinchiusa nella trappola dei Voucher, una delle più grandi manovre anti-welfare portate avanti dal governo, senza alcun tipo di tutela o diritti.
La giornata dell’8 marzo dovrà necessariamente essere anche al fianco delle donne migranti, le donne che “sostengono” le famiglie italiane attraverso il “lavoro di cura” degli anziani, le cameriere ai piani degli alberghi pagate a cottimo, le donne delle pulizie gestite da cooperative, che improvvisamente spariscono nel nulla.
Saremo a fianco di quelle donne che scappano dalle guerre, dalle persecuzioni e dalle violenze maschili e che, una volta arrivate in Europa e in Italia, si trovano rinchiuse in terribili hub senza alcun supporto psicologico per il passato vissuto e senza un sostegno per crearsi un futuro degno.
Saremo presenti all’assemblea nazionale del 4 e 5 Febbraio a Bologna, cominciando da lì un lavoro di sensibilizzazione delle nostre e dei nostri iscritt*, delegat* e compagn*, con assemblee nelle aziende dove siamo presenti, attraverso la campagna di Storie di Voucher e con gli sportelli che ogni giorno vengono attraversati da decine di lavoratrici e lavoratori, migranti e italiani.
Siamo convinti che ci sia molto lavoro da fare, insieme ai comitati cittadini, agli studenti, a chi tutti i giorni si sente discriminato e a quelle donne che si sentono minacciate, perché è una battaglia che ci riguarda tutti e tutte.