Si dice spesso che chi ben comincia è a metà dell’opera, e certamente la nuova Amministrazione ha tutte le carte in regola per iniziare bene, il clima tra i dipendenti è diverso, vi è una maggior serenità ed una maggior voglia di fare, in città si respira un’aria diversa meno opprimente e si intravvedono maggiori aperture, maggior collaborazione e maggior trasparenza e condivisione dei percorsi.
C’è però una scelta fatta dal nuovo Sindaco che stride pesantemente con questa aria di rinnovamento e di cambiamento, vale a dire la scelta fatta da Giordani di farsi accompagnare in questa nuova avventura dal suo vecchio e direttore di Interporto il ragionier Tosetto ex Sindaco per Forza Italia di Trebaseleghe, ex Assessore al Lavoro della Provincia di Padova ed ancora Direttore di Interporto.
Ovvio che il Sindaco per legge può scegliere i collaboratori a lui più vicini, ma qui si tratta di un incarico dato a nostro parere ad una persona che corre sul limite del conflitto di interesse visto che il Comune è anche copartecipe di Interporto, inoltre si parla di un signore che si è particolarmente distinto nei conflitti sorti tra lavoratori e cooperative, oltre che aziende presenti in Interporto su trattamenti e modalità di impiego di tutti quei lavoratori impiegati nella grande distribuzione, ingaggiando in ben due occasioni ( Vertenza Aspiag e Pam) uno scontro diretto e frontale volto ad eliminare da Interporto chi si opponeva a licenziamenti comminati con motivazioni strumentali, quali la scarsa produttività o l’esclusione da socio, dovendo alla fine piegarsi, nel primo caso, ad una sentenza del tribunale che aveva ripristinato il posto di lavoro per i lavoratori licenziati e ad un accordo, nel secondo caso, che, da un lato ha ripristinato il posto di lavoro e risarcito i lavoratori licenziati, dall’altro, ha fatto emergere come, anche all’interno di Interporto, l’utilizzo delle normative discriminatorie nei confronti dei lavoratori di cooperative sia ancora largamente utilizzato.
Per questi motivi ci sentiamo, pur avendo cercato di dare un nostro contributo alla sconfitta di Bitonci e all’affermazione di Coalizione Civica, di alzare una voce di dissenso rispetto all’utilizzo di Tosetto all’interno del Comune di Padova. Al di là del ruolo che verrà assegnato a Tosetto, il fatto stesso che, anche simbolicamente, si ripristini l’immagine dell’accoppiata Giordani -Tosetto offre una immagine di una gestione aziendalistica del Comune, ma con l’aggravante che che Tosetto, anche all’interno di Interporto ha svolto e svolge un ruolo tutto politico nell’azione di contrasto all’estensione dei diritti nelle realtà dove i diritti sono stati da sempre negati e, purtroppo, continuano ancora ad esserlo.
Il Comune di Padova, in ogni caso, non è certamente paragonabile ad una struttura come Interporto per almeno due motivi:
Il Comune fornisce servizi ai cittadini e non solo alle aziende;
le dinamiche interne alla struttura del Comune sono diverse dal privato;
A nostro avviso allora è necessario avviare una radicale riorganizzazione in grado di ridare slancio ed efficienza ulteriore alla macchina comunale, non in una visione aziendalistica , ma nell’interesse dei cittadini, avendo un particolare riguardo per l’insieme delle problematiche sociali che sono presenti in città. Per questi motivi diventa quindi necessario a nostro parere l’impiego di una figura che conosca i pregi ed i difetti della macchina comunale, che sia in grado di trovare il giusto equilibrio tra i settori per garantire al meglio il servizio da erogare.
Il Ragionier Tosetto abituato al bastone ed alla carota ( poca) non ci sembra la figura adatta per ricoprire un eventuale ruolo come prospettato dai giornali di direttore generale. Per questo non crediamo che la scelta fatta vada nella giusta direzione ed auspichiamo che ci sia un repentino ripensamento in merito a questa nomina per continuare nel positivo percorso avviato