Francesco lavorava per la Unicoop Tirreno dal 1989 e dal 2012 era in aspettativa sindacale non retribuita. La lettera di licenziamento è arrivata venti giorni dopo la prima lettera di richiamo. Il casus belli è la denuncia fatta a fine gennaio sull’uso dei transpallet nel supermercato del centro commerciale.
Francesco Iacovone è colpevole per non essersi mai sottratto al suo ruolo di dirigente sindacale umano e capace di far emergere ciò che gli altri sindacati complici hanno tenuto nascosto.
Francesco è colpevole di aver fatto ciò che ogni sindacalista deve fare, denunciare la mancanza di sicurezza nel proprio posto di lavoro.
Francesco è colpevole di aver documentato l’utilizzo di mezzi di movimentazione inadeguati e non sicuri mettendosi cosi a difendere sempre in prima persona l’incolumità dei lavoratori e delle lavoratrici.
Francesco è colpevole per aver denunciato, documentato e resa pubblica l’aggressione subita da lui e dalla sua compagna Irene presso un negozio coop da parte degli addetti alla sicurezza.
Come Adl Cobas esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Francesco perché anche noi ogni giorno ci sentiamo “colpevoli” di denunciare abusi, soprusi, disuguaglianze
Non dimentichiamo nemmeno Paolo, anche lui delegato della coop tirreno sospeso per aver denunciato procedure scorrette.
Come ADL Cobas vogliamo dire chiaramente a Coop Tirreno che chi lotta per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici non si tocca! Francesco Iacovone deve essere immediatamente reintegrato.