Possono esistere lotte sociali senza la classe operaia ed i centri sociali occupati? Può la classe operaia organizzarsi liberamente senza i centri sociali occupati? A cosa servono le occupazioni alla classe operaia, e viceversa?
In occasione dei 30 anni di occupazione di Rozbrat a Poznań, ADL COBAS è stata invitata ad una discussione sulla teoria e sulla pratica delle lotte sociali dai luoghi di lavoro alla città ed oltre nonché sul ruolo dei centri sociali occupati autonomi nel dar forma a queste lotte. I compagni e le compagne di Rozbrat hanno voluto coinvolgere il nostro sindacato (le cui radici risalgono al movimento dell’autonomia operaia), e militanti del centro sociale Django di Treviso.
Fin dai primi anni della sua esistenza, le persone che si sono organizzate intorno a Rozbrat hanno sostenuto i movimenti contro la guerra, dei lavoratori, degli inquilini, femministi ed ecologisti. Il legame con le organizzazioni sociali ha garantito la durata di questa occupazione. Oltre 20 anni fa a Rozbrat è stato fondato il sindacato Inicjatywa Pracownicza – con cui abbiamo un rapporto fraterno e di forte convergenza politico-sindacale -, insieme ai lavoratori della fabbrica Cegielski.
Attualmente il sindacato è formato da migliaia di lavoratori di tutta la Polonia. Nel 2012, insieme agli inquilini di un condominio minacciati dai padroni di casa, sempre a Rozbrat è stata fondata l’Associazione di Inquilini Wielkopolskie. L’associazione difende i residenti di Poznan contro gli sfratti e contro le politiche cittadine che favoriscono i proprietari immobiliari. Oggi Rozbrat è uno dei più importanti centri propulsori della lotta contro la speculazione edilizia e contro la privatizzazione delle aree verdi urbane.
Anche ADL Cobas mantiene una forte cooperazione con i centri sociali occupati in numerose città, conducendo lotte sociali in comune. A partire dall’esperienza dell’autonomia in Italia, durante la discussione si è discusso delle ragioni per le quali sia in Italia che in Polonia i lavoratori hanno cercato nuove forme di organizzazione che andassero oltre le strutture tradizionali dei partiti e dei sindacati burocratici. Inoltre, si è è ragionato sul futuro delle relazioni tra lotte sociali, la classe operaia e le forme autonome di organizzazione.
Il confronto con i compagni e le compagne di Rozbrat e del sindacato Inicjatywa Pracownicza è stato molto interessante e non è stato un mero esercizio retorico: un ulteriore tassello di un rapporto politico ed umano che è sempre più stretto e determinato a costruire connessioni internazionali ed una rete europea di solidarietà e lotta.
Qui sotto l’intervento di Gianni Boetto